Cultura e tempo libero - 23 gennaio 2025, 15:11

"Il cammino di Don Bosco, a passo lento tra Torino, Chieri e l'Astigiano", tre itinerari su 165 chilometri

La guida, edita da Capricorno, sarà presentata domenica 26 gennaio a Chieri

"Il cammino di Don Bosco, a passo lento tra Torino, Chieri e l'Astigiano".

Si intitolerà così la guida, edita da Capricorno edizioni, che verrà presentata nella Cappella di San Filippo a Chieri, il 26 gennaio alle 16.

Il progetto, sostenuto dalla città di Chieri, descrive l’itinerario che dal santuario di Maria Ausiliatrice giunge fino a Castelnuovo Don Bosco, luogo natio del Santo da cui il paese prende il nome.

"Si tratta di un percorso molto bello, che va svolto con una certa preparazione se completato nella sua interezza. È articolato sia in città che in campagna. Ci sono molte cose da vedere. È, inoltre, molto ben segnalato“ introduce Gian Vittorio Avondo, che insieme al coautore Claudio Rolando si è occupato della stesura della guida.

Tre itinerari  

Il sentiero conta un totale di 165 km, con tratti sia su sterrato che su asfalto. Si può scegliere tra tre itinerari: Il cammino alto, che parte da Superga e arriva a Vezzolano, il cammino medio, che passa dal lago di Arignano e il cammino basso, che tocca l'eremo dei Camaldolesi.

 Ogni percorso può essere intrapreso da qualsiasi punto, collegato agli altri e incrociato a itinerari connessi, tra cui un sentiero che parte da Villanova d'Asti, un altro che ha origine a Buttigliera d'Asti e un percorso ad anello che circonda Capriglio.

A fare da perno centrale è Chieri, patria dell'adolescenza di Don Bosco.

 Ci sono, inoltre, altri venti Comuni toccati dal cammino. Nel torinese: Baldissero Torinese, Cinzano, Gassino, Marentino, Sciolze, Mombello di Torino, Moncucco Torinese, Montaldo Torinese, Moriondo Torinese, Pavarolo, Pecetto Torinese, Pino Torinese, Riva presso Chieri, San Mauro Torinese e Torino.

Nell'Astigiano: Albugnano, Arignano, Buttigliera d'Asti, Pino d'Asti e Castelnuovo Don Bosco, dove termina il percorso.

"Io l'ho fatto l'anno scorso, proprio in questo periodo. Lungo il tratto astigiano non ci sono grossi dislivelli. È un percorso che si snoda tra vigneti e bellezze artistiche interessanti, come chiese affrescate e castelli. Consiglierei di percorrerlo in autunno, per la bellezza dei colori paesaggistici e la temperatura mite. In estate fa molto caldo, mentre in inverno e in primavera il fango rende alcuni percorsi quasi impraticabili” termina l’autore.

Francesca Mezzogori