Cultura e tempo libero | 21 gennaio 2025, 12:49

A Canelli un nuovo corso di disegno e pittura

Sabato 25, la biblioteca Monticone ospiterà il primo appuntamento del nuovo progetto sulla Canelli di epoca romana

A Canelli un nuovo corso di disegno e pittura

Sabato 25 gennaio, dalle 15 alle 17, alla biblioteca Monticone di Canelli, inizierà un corso di arte e disegno sull’epoca romana.

L’idea nasce dall’interesse degli organizzatori verso il progetto comunale volto a recuperare gli studi condotti sulla Canelli di epoca romana da parte di storici locali ed esterni alla città.

 Quest’anno i bambini iscritti sono 22, provenienti dalle classi quarte e quinte della scuola primaria, il cui programma di storia prevede proprio lo studio del periodo etrusco, greco e romano.

I ragazzi saranno coinvolti in un approfondimento sull’arte del disegno e della pittura nell’antichità, con l’opportunità di esplorare riproduzioni di figure e opere di quel tempo.

 Un ulteriore passo verso la ricostruzione storica della città in epoca romana è arrivato dalla volontà dell’assessorato alla Cultura di riportare alla luce due lapidi romane rinvenute in regione Fello e murate per molto tempo nell’androne delle scuole Giuliani fino ai lavori di ristrutturazione dell’edificio.

Ora, le lapidi saranno installate nella chiesa di San Rocco, futuro museo della storia del territorio.

 A tal proposito, il progetto della biblioteca Monticone vuole dare un contributo diretto, cercando di veicolare l’arte come mezzo ulteriore per recuperare la memoria storica locale e trasmetterla alla comunità.

Redazione

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Viviamo in un posto bellissimo

Davide Palazzetti

Chi sono in tre righe? Ci si prova.
Partiamo dal personale: marito innamorato e padre fortunato. Tergiversando poi su info tipiche da curriculum, amo il nostro territorio. Lo vivo come nostro anche se vi arrivo da Genova nel 2003. Mi occupo di marketing territoriale e promozione turistica con la piacevole consapevolezza di quanta bellezza ci circondi. Racconto un posto bellissimo, qui e su alcuni miei gruppi Facebook, nella certezza che una delle poche vie di riscatto dell’Astigiano sia riempirlo di turisti.

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