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Economia e lavoro | 21 gennaio 2025, 09:30

Il nuovo Codice della strada "cancella" a molti commercianti astigiani, la possibilità di accedere in macchina al carico/scarico. Le reazioni

Dal 15 febbraio chi non possiede un mezzo specificamente dedicato al trasporto merci, si vedrà annullata l'autorizzazione. La minoranza chiede un tavolo di confronto

La Ztl di piazza Cattedrale

La Ztl di piazza Cattedrale

Diversi commercianti astigiani, in queste ore, sono sul 'piede di guerra' nei confronti del Comune che, però sta solo applicando la legge entrata in vigore il 14 dicembre scorso sul Codice della strada.

La vicenda

L'ufficio ZTL/ZTM del Comune ha reso noto (ma molti lo hanno scoperto andando a rinnovare il permesso), che "la legge 25/11/24 n.177 - entrata in vigore il 14 dicembre 2024 ha apportato modifiche anche all'art.7 del Codice della - Strada, che consentono all'ente proprietario della strada di riservare stalli per il carico e scarico unicamente a veicoli destinati al trasporto merci (categorie N, N1, N2, N3). E' quindi esclusa la possibilità di autorizzare la fruibilità degli stalli gialli per il carico e scarico alle altre categorie di veicoli".

Tradotto, chi, per lavorare, consegnare merci, effettuare riparazioni , utilizza una semplice auto (e sono tanti), non potrà più accedere agli stalli per le consegne; in queste ore, l'ufficio sta revocando in permessi già attivi ma difformi da questa nuova disposizione e, dal 15 febbraio le autorizzazioni saranno revocate del tutto.

La questione è stata sollevata da alcuni titolari di negozio o dipendenti e, in merito, i consiglieri di Uniti si può, hanno depositato un'interpellanza.

"E ora? Devo cambiare lavoro?"

Ci scrive L. che lavora nel settore della ristorazione e, ogni giorno si reca in diverse zone per la città per le consegne, utilizzando, da anni, l'auto.

"La scorsa settimana - rimarca - sono andata negli uffici del Comune per modificare il mio permesso di carico e scarico ( come faccio da 20 anni ), avendo cambiato la macchina (e di conseguenza la targa). Ho portato come sempre due marche da bollo da 16 euro ma le impiegate (gentilissime e disponibili), visionando il libretto di circolazione, mi hanno spiegato che non avrebbero potuto farmi il permesso di carico scarico. Neppure la deroga nonostante il codice Ateco, perché non ho mezzo per le categorie indicate, ma solo la macchina. Erano dispiaciute e mortificate, sanno quanto sia fondamentale per me questo permesso, ma non potevano fare nulla. E ora? Cambio lavoro?".

Su un post Facebook nel gruppo Asti, un utente sottolinea duramente: "Il  Comune di Asti, appellandosi ad una facoltà quasi secondaria del nuovo codice della strada, ha deciso di annullare senza possibilità di deroga la concessione di tutti i permessi di carico e scarico in ZTL a tutti i veicoli che non sono immatricolati autocarro. Contattati telefonicamente ci hanno segnalato la possibilità di reimmatricolare i veicoli privati come autocarro (con ovvio divieto conseguente di portare persone). Quindi chiunque abbia una attività in centro e non sia destinata a commercio massivo, per cui ha senso, forse, un autocarro dedicato, è spacciato"

La riflessione del commerciante si spinge ad una considerazione sul calo delle attività in centro: "Sarebbe tanto pretendere che politici, dirigenti e funzionari pubblici inizino a pensare che, nel rispetto delle leggi, il loro lavoro dovrebbe essere quello di agevolare e sostenere il più possibile le imprese anziché contribuire a creare ostacoli sempre peggiori? Faccio veramente fatica a capire e giustificare una linea che pone l'amministrazione sempre più come un nemico del contribuente, senza alcuna logica o vantaggio per nessuno".

Serve un tavolo di confronto locale

Vittoria Briccarello e Mauro Bosia di Uniti si può hanno presentato un'interpellanza urgente in merito, ma sottolineando di essere consapevoli che comunque la norma è nazionale.
"Questa disposizione, se non adeguatamente rivista, rischia di avere gravi ripercussioni sul tessuto economico della nostra città, in particolare per le piccole imprese e per coloro che quotidianamente operano nel settore del trasporto e della consegna delle merci. Gli artigiani e i fattorini, infatti, hanno un bisogno imprescindibile di poter accedere alle zone ZTL per garantire le operazioni di carico e scarico in prossimità delle attività commerciali, senza dover affrontare disagi o lunghi tragitti per il trasporto delle merci", scrivono.

Nell'interpellanza i consiglieri di minoranza sottolineano le difficoltà operative per chi non potrà più accedere alle zone a traffico limitato, fatto che può compromettere l'efficienza dei servizi e ritardi nelle consegne, con un impatto negativo sulla qualità del servizio offerto e, di conseguenza, sui clienti e chiedono di rivedere la normativa e l'ordinanza locale. 

"Si valuti la possibilità di una deroga per i mezzi utilizzati per il trasporto delle merci, affinché possano continuare a operare in modo efficace e senza penalizzazioni, magari istituendo un tavolo  di confronto con le associazioni di categoria locali per raccogliere suggerimenti e proposte, così da coniugare le esigenze di sicurezza e di tutela ambientale con quelle di un’efficace organizzazione del commercio e dei servizi sul territorio".

Betty Martinelli

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