In occasione dell'insediamento di Donald Trump come 47° Presidente degli Stati Uniti, avvenuta ieri, c'è stata una vivace polemica politica che ha coinvolto il movimento femminista Non Una di Meno (NUDM) di Asti e il deputato di Fratelli d'Italia, Marcello Coppo, in merito al convegno svoltosi ad Astiss e organizzato dall'associazione culturale Icab (leggi QUI)
Il convegno e le proteste di NUDM
Il convegno, dal titolo "Stati Uniti d’America - Israele - Italia: le tre colonne portanti della civiltà occidentale e della società moderna", ha attirato critiche da parte di NUDM, che ha denunciato pubblicamente il contenuto dell’evento. Secondo il movimento, "Il convegno celebrava valori discutibili e ignorava problematiche come il genocidio di Israele" e la violazione dei diritti umani.. Durante l’evento, alcune attiviste di NUDM sono entrate nell'aula esponendo cartelli contro l premier israeliano Netanyahu.
NUDM ha sottolineato l'importanza di "ricordare le vittime innocenti di conflitti internazionali e ha criticato l’uso di valori cristiani per giustificare politiche discriminatorie e violazioni dei diritti umani". Il movimento ha anche espresso preoccupazione "per il mancato rispetto della laicità delle istituzioni pubbliche in un contesto accademico".
La replica di Marcello Coppo
Marcello Coppo, deputato di Fratelli d’Italia,e presente al convegno ha reagito alle critiche con un video. "Buone occasioni per stare in silenzio - ha dichiarato in un intervento sui social. Coppo ha poi difeso il convegno, affermando: "Sono venuto a un convegno sull'insediamento di Donald Trump e ho visto attacchi dai soliti sinistrorsi contro le origini cristiane dell'Europa, la famiglia e i rapporti con Israele. Preferirebbero probabilmente Pol Pot".
Il sogno del sindaco Rasero
Nei saluti iniziali, il sindaco di Asti, Maurizio Rasero, ha espresso il desiderio di vedere la città assumere un ruolo centrale nei rapporti internazionali. Rasero ha dichiarato di aver avuto contatti con il consolato americano di Milano, che ha frequenti rapporti con la nostra città e ha evidenziato come Asti sia aperta a collaborazioni internazionali. Il sindaco ha sognato in grande, ipotizzando persino che Asti, grazie ai buoni rapporti con il colosso asiatico possa ospitare un incontro tra Xi Jinping e Donald Trump. Un desiderio difficilmente realizzabile ma sicuramente sintomatico del ruolo che la città vuole ritagliarsi nello scenario internazionale.