Cultura e tempo libero | 20 gennaio 2025, 12:30

La benedizione degli animali nel Nord Astigiano mantiene viva l'antica tradizione

Cerimonia a Cortanze, Piea e Montechiaro

In occasione della festa di Sant'Antonio Abate, protettore degli animali, si è rinnovato il tradizionale rito della benedizione degli animali domestici in diversi comuni del Nord Astigiano. Nonostante le condizioni meteorologiche avverse, la cerimonia si è svolta regolarmente a Cortanze, Piea e Montechiaro, testimoniando il forte legame che ancora unisce la comunità locale alle sue radici rurali.

A Montechiaro, davanti al caratteristico braciere di Sant'Antonio, don Emanuele Baviera ha officiato il rito secondo il benedizionale, sottolineando come gli animali, nel disegno del Creatore, siano parte integrante della vita umana. La cerimonia ha visto una significativa partecipazione di animali domestici, con una predominanza di cani e alcuni gatti. Tra i presenti, spiccava un elegante esemplare di Cotonbrie accompagnato da Paolo Luzi, ex sindaco e attuale assessore comunale, e un maestoso San Bernardo.

L'evento ha rappresentato un momento di festa che va oltre il semplice rito religioso, incarnando quella peculiare fusione tra spiritualità e tradizione popolare che caratterizza profondamente il territorio astigiano. La benedizione degli animali, introdotta con l'arrivo di don Baviera, si conferma come un'occasione per rafforzare il legame tra le famiglie e i loro animali da compagnia, mantenendo vivo un patrimonio culturale che affonda le sue radici nella civiltà contadina.

Questo appuntamento annuale, che si rinnova attorno al fuoco di Sant'Antonio, continua a rappresentare un punto di incontro significativo tra devozione religiosa e folklore popolare, preservando un'identità culturale che, pur in un contesto sempre più distante dalle tradizioni rurali, mantiene intatto il suo valore simbolico e comunitario.

Redazione

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Viviamo in un posto bellissimo

Davide Palazzetti

Chi sono in tre righe? Ci si prova.
Partiamo dal personale: marito innamorato e padre fortunato. Tergiversando poi su info tipiche da curriculum, amo il nostro territorio. Lo vivo come nostro anche se vi arrivo da Genova nel 2003. Mi occupo di marketing territoriale e promozione turistica con la piacevole consapevolezza di quanta bellezza ci circondi. Racconto un posto bellissimo, qui e su alcuni miei gruppi Facebook, nella certezza che una delle poche vie di riscatto dell’Astigiano sia riempirlo di turisti.

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