Un grande palo svettante, nei pressi del Palasanquirico e di due scuole astigiane: Anna Frank e De Benedetti, spuntato subito dopo le vacanze di Natale, sta preoccupando alcuni genitori che si stanno attivando per le verifiche, esprimendo perplessità.
Come si evince da un cartello nei pressi si tratta della “realizzazione di una stazione radio base per telefonia mobile” della ditta Cellnex e, se il cantiere era comparso prima delle vacanze, è stato al rientro a scuola che genitori e bambini hanno compreso la natura della realizzazione.
“All’inizio non si capiva bene di cosa si trattasse e abbiamo fatto alcune foto – spiega una delle mamme – poi abbiamo attivato delle chat per confrontarci sul traliccio. Una di noi ha effettuato delle misurazioni e, dal traliccio al cortile della materna ci sono meno di 30 metri”.
Il prezzo della connessione continua (?)
Il prezzo della tecnologia della quale non possiamo più fare a meno, sta impattando ogni giorno di più sulla nostra vita quotidiana con antenne e ripetitori che si trovano ovunque e, da un punto di vista normativo, il Decreto Gasparri del 2002 ha concesso maggiori libertà nel posizionamento dei ripetitori per la telefonia mobile e, se in un primo tempo occorreva la distanza minima di 70 metri, nel nuovo codice non si fa cenno della distanza minima.
L’autorizzazione però è subordinata all’accertamento da parte degli enti locali su compatibilità ambientale nel rispetto dei limiti di emissione.
“In effetti – commenta un’altra mamma – telefonando all’Arpa, mi è stato risposto che se c’è il parere positivo è perché esistono le condizioni”.
I combattivi genitori, però non si arrendono e hanno chiesto aiuto ad alcuni consiglieri di minoranza che si stanno attivando per verificare con le delibere di legge e la normativa se tutto sia stato fatto a regola d’arte per la sicurezza dei bambini.