Economia e lavoro - 17 gennaio 2025, 13:02

Piemonte: nuovo piano vaccinale contro la Blue Tongue negli allevamenti ovini. 469 casi in cinque mesi

Il piano riguarderà principalmente i 120mila capi ovini presenti nella regione. Vaccinazioni completate a maggio

Immagine generica di archivio

La Regione Piemonte fa un importante passo avanti nella lotta alla Blue Tongue (febbre catarrale), grazie al via libera del Ministero della Salute per un nuovo piano vaccinale che potrebbe includere l'obbligo di vaccinazione per tutti i capi ovini del territorio.

Gli assessori Federico Riboldi (Sanità) e Paolo Bongioanni (Agricoltura) hanno annunciato questa svolta significativa per il settore zootecnico piemontese. Il piano riguarderà principalmente i 120mila capi ovini presenti nella regione, essendo questi gli animali più vulnerabili alla malattia. La vaccinazione non solo proteggerà gli allevamenti, ma faciliterà anche gli scambi commerciali tra regioni.

Un aspetto rilevante è il recente declassamento della Blue Tongue da parte dell'Unione Europea, che è passata da pandemia di fascia A (paragonabile alla Peste Suina) a malattia di classe C. Questo cambiamento ha permesso alle Regioni di sviluppare strategie d'intervento più mirate per proteggere il proprio patrimonio zootecnico.

L'urgenza dell'intervento è evidenziata dai dati: tra luglio e dicembre 2024, in Piemonte sono stati registrati 469 casi di Blue Tongue del ceppo BTV-8, oltre a un focolaio del sierotipo BTV-4 in provincia di Novara. Il piano prevede di completare la vaccinazione di tutti i capi ovini entro il 31 maggio 2025, con la possibilità di estendere la vaccinazione volontaria ad altre specie come bovini, bufalini, caprini e alpaca, che possono fungere da vettori della malattia.

Dal punto di vista logistico, le 120.000 dosi necessarie sono già disponibili sul mercato e verranno acquistate dalle ASL a un costo stimato tra 1 e 2 euro per dose. Le tempistiche della campagna sono state pianificate considerando sia la stagionalità della malattia - trasmessa da una specifica specie di zanzara - sia i cicli riproduttivi degli ovini.

Il piano include anche un importante aspetto di monitoraggio: i veterinari dovranno condurre un'attenta attività di farmacovigilanza, segnalando tempestivamente eventuali effetti avversi del vaccino per permettere rapidi adeguamenti della strategia vaccinale.

Significativo è anche l'aspetto economico: in caso di obbligatorietà della vaccinazione, gli allevatori non dovranno sostenere alcun costo, poiché le vaccinazioni saranno effettuate dai servizi veterinari delle ASL.

Redazione