Economia e lavoro - 15 gennaio 2025, 14:26

Un convegno sull’intelligenza artificiale e un accordo con la scuola: l’Unione industriale di Asti accelera sulla formazione nelle imprese

La testimonianza di studenti e futuri lavoratori: “Il settore edile è il futuro”. Gli insegnanti: “Si valorizzi la logistica nelle aziende”

Il vicepreside del Giobert, Mario Fassio, il presidente dell'Unione industriali, Luigi Costa, il capogruppo dei costruttori edili dell’Unione, Carlo Fornaca (MerfePhoto)

Può l’intelligenza artificiale, contribuire a far crescere il mondo dell’impresa, delle competenze e della formazione? Ci crede l’Unione Industriale di Asti che, martedì 21 gennaio, analizzerà benefici e opportunità con un convegno intitolato “Intelligenza artificiale. Leva per la crescita delle imprese".

Dalle 10.30, al Polo universitario, padrone di casa il presidente Luigi Costa, si susseguiranno le relazioni di tre importanti imprese del territorio: Johnson electric Asti, che tratterà soluzioni per il sistema elettrico, con l’ausilio dell’Ai generativa, Vernay Italia, che “fotograferà” con algoritmi alcuni manufatti e la Valbormida che parlerà di pianificazione strategica per migliorare le previsioni future.

A seguire tavola rotonda con imprese nazionali e internazionali, moderata dal giornalista Enrico Pagliarini del Sole 24 ore e Radio 24.

“Vogliamo capire – ha spiegato il presidente degli industriali, Luigi Costa – come si possa usare l’intelligenza artificiale per migliorare il nostro modo di lavorare”

“Ci permetterà di realizzare progetti perché non ci saranno più le persone che lo faranno”, rimarca il capogruppo dei costruttori edili dell’Unione, Carlo Fornaca.

E di competenza e formazione l’Unione Industriale già dalla fine del 2023 ha coinvolto l’istituto Giobert, con progetti in sede e nelle aziende, soprattutto le classi C.A.T. (Costruzioni, ambiente, territorio).

L'edilizia e la logistica sono il futuro

Spesso le famiglie non hanno ben chiari gli sbocchi professionali e allora abbiamo pensato di offrire ad ex alunni di sperimentare in Azienda cosa significa il lavoro edile”, spiega Fornaca.

Ad aderire a questo tipo di progetto sei ragazzi di cui uno, Rida Chajia ha già guadagnato un tirocinio alla Semar di Nizza Monferrato. Appassionato del settore (gli zii fanno parte dell'edilizia).

Mi piace molto, con le 24 ore di formazione abbiamo lavorato su cantieri per la parte tecnica e contratti di appalto”.

Giacomo Menniti invece, non ancora fatto la parte pratica perché impegnato con gli studi di ingegneria edile al Politecnico di Torino. “Ho fatto solo sei ore di teoria e le informazioni sono molto interessanti. Sono contento della scelta voglio rimanere nel settore”.

Serve studio e preparazione

Fornaca ha sottolineato quanto siano fondamentali in questo settore preparazione e studio. “Il nostro è un settore che può dare tanto lavoro e, per fare il muratore devi essere ‘studiato’, è un mestiere complicato e chi lo sa fare bene è ricercato. La tecnologia è avanzata. Devi conoscere la meccanica, la chimica, questo è fare l'edilizia  Le opere più importanti  al mondo sono appaltate all'Italia, in questo settore ci sono buoni progettisti e ottimi esecutori”.

Mario Fassio, coordinatore del progetto e vicepreside del Giobert spiega che l’indirizzo CAT sta recuperando appeal nei confronti dell'utenza. “Lo scorso anno al Giobert siamo riusciti ad avere due prime. Probabilmente i ragazzi e le loro famiglie non hanno ben chiari gli sbocchi professionali e allora abbiamo pensato di offrire agli ex alunni di sperimentare il lavoro nelle aziende”.
 La formazione in sede e presso le aziende è stata di 30 ore, mentre per la Logistica (che ha riguardato 18 ragazzi della terza) è stato occupato un monte di 70 ore per 12 lunedì con laboratori nelle aziende
“La logistica interna, che gestisce i flussi, per le aziende, è fondamentale – ha spiegato il prof. Ivano Proietti. I ragazzi hanno un bel feedback, questo è il futuro”. 
Il direttore tecnico nei cantieri è il più pagato in assoluto – rimarca ancora Fornaca -. Nelle scuole questo va spiegato”.