Giovedì 23 gennaio alle 21, la parrocchia di San Zenone a Quarto Inferiore ospiterà un'assemblea pubblica sul progetto dell'inceneritore proposto per un'area di Quarto.
" L'impianto, che dovrebbe trattare fino a 250.000 tonnellate di rifiuti, rappresenta una minaccia per l'ambiente e la salute della comunità locale, ma anche per l'intero territorio astigiano", rimarcano gli organizzatori.
"Il progetto - aggiungono - prevede che il Piemonte debba importare rifiuti da altre regioni per alimentare l'inceneritore, poiché la produzione di rifiuti in provincia di Asti è insufficiente. Con soli 10.000 tonnellate di rifiuti prodotti all'anno, la provincia rischia di diventare la "pattumiera" del Nord Italia, con ripercussioni devastanti per l'ambiente e per la qualità della vita. In particolare, le località della "conca Astigiana", come Quarto Inferiore, Castello d'Annone, Cerro, Rocchetta Tanaro, Azzano e Rocca d'Arazzo, verrebbero fortemente penalizzate, con gravi danni al territorio, all'inquinamento atmosferico e al traffico di mezzi pesanti"
Secondo gli organizzatori il progetto, pur promettendo alcuni vantaggi economici per il Comune di Asti e qualche decina di posti di lavoro, "finirebbe per arricchire i soliti privati, senza portare reali benefici alla comunità locale. Al contrario, la devastazione ambientale e la svalutazione delle abitazioni e dei terreni sarebbero effetti collaterali inevitabili".
All'assemblea interverranno Mauro Bosia, consigliere provinciale, e alcuni esperti di rifiuti e qualità dell'aria, che forniranno approfondimenti sul progetto e sulle sue implicazioni.