Asti | 14 gennaio 2025, 16:03

“Perché non siamo stati informati del guasto idrico?”: Asp risponde alla lettera di una lettrice

Riceviamo e pubblichiamo le dichiarazioni di Asp in merito al guasto idrico che ha coinvolto via Pietro Micca e corso Dante lo scorso dicembre

“Perché non siamo stati informati del guasto idrico?”: Asp risponde alla lettera di una lettrice

Gentile Utente,

la rottura della tubazione dell’acqua verificatasi la mattina di lunedì 2 dicembre in Via Pietro Micca, oltre ad essere stato un evento di rilevante portata, è stata imprevedibile. Preme sottolinearne la differenza, visto che lamenta di aver “scoperto per caso che non usciva acqua dal rubinetto”, rispetto alle interruzioni di servizio programmate, casi questi ultimi in cui è disposta la preventiva comunicazione ai cittadini.

Nonostante le condizioni della rete idrica della città, lunga 715 km, siano sistematicamente controllate attraverso la costante attività di manutenzione programmata degli impianti e della rete di distribuzione al fine di prevenire e ridurre eventuali disservizi e dispersioni, eventi eccezionali dovuti a fattori imprevedibili, come quello che si è verificato il 2 dicembre scorso, possono comunque aver luogo.

Sin dal momento in cui si è verificata la prima rottura, sul sito internet dell’ASP e sui profili social aziendali, è stato inserito un avviso. Quest’ultimo non riportava la previsione del termine dei lavori perché tale valutazione non è stata possibile, anche in considerazione delle rotture che si sono verificate successivamente. In tutto, infatti, hanno avuto luogo tre rotture di tubazioni in meno di 48 ore indicativamente nella zona di Corso Dante. Anche gli sportelli del gestore, oltre ai numeri verdi attivi come da disposizione dell’ARERA, sono stati a disposizione dei cittadini per fornire informazioni in tempo reale.

Visto che l’utente si chiede “come hanno fatto le due RSA di zona a sopravvivere”, innanzitutto non ci risulta alcuna interruzione nell’erogazione della fornitura idrica alle RSA presenti in zona, atteso comunque che nei primi momenti della rottura un calo di pressione idrica è fisiologico. Inoltre, si ribadisce che situazioni del tutto eccezionali possono verificarsi, nonostante il lavoro e i controlli eseguiti. Si deve anche aggiungere che, ai sensi della normativa ARERA, le autobotti devono essere messe a disposizione della cittadinanza solo in caso di interruzioni di servizio che si protraggano per più di 48 ore. Nel caso in commento tuttavia, ove la durata dell’interruzione è stata inferiore, due autobotti sono state comunque messe a disposizione degli utenti nelle due diverse aree in cui si sono verificate le rotture sin dalla mattina del 2 dicembre e fino al 3/12 al momento del ripristino della rete. La somministrazione dell’acqua è stata dunque garantita.

I disagi subiti dalla popolazione a causa della situazione emergenziale creatasi lunedì 2 dicembre sono innegabili. Per questo motivo il personale ha lavorato ininterrottamente e senza alcuna sosta, neppure nelle ore notturne, per ripristinare la normalità e riportare l’acqua nelle case di centinaia di famiglie. Dal punto di vista della risoluzione tecnica delle rotture verificatesi, i tempi sono stati rapidi e di questo si ringraziano pubblicamente tutti i dipendenti che vi hanno contribuito.

Asp – Asti Servizi Pubblici S.P.A.

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Elisabetta Testa

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