Economia e lavoro | 13 gennaio 2025, 10:25

Banche come un miraggio, 600 mila i piemontesi che vivono in un Comune senza sportelli

A lanciare l'allarme è Cna: le imprese 'colpite' sono 42 mila

Banche come un miraggio, 600 mila piemontesi vivono in un Comune senza sportelli

Banche come un miraggio, 600 mila piemontesi vivono in un Comune senza sportelli

Su oltre 4 milioni di persone (4,2 milioni per la precisione), sono ben 605 mila i piemontesi che vivono in un Comune o comunque in un territorio nel quale non c'è una banca, ma nemmeno sportelli a servizio degli utenti. In pratica, un piemontese su sette, in caso di necessità, è costretto a spostarsi per incontrare qualcuno "di persona" a livello di mutui, crediti, finanziamenti e così via.

Una "desertificazione" dei servizi che colpisce anche le grandi città (dove le filiali bancarie stanno progressivamente scomparendo), ma che nelle zone isolate rischia di avere effetti e disagi ancora maggiori.

A lanciare l'allarme è Cna Piemonte, che richiama l'attenzione anche sulle 42 mila imprese che si trovano nelle stesse condizioni dei privati cittadini. "Questa relazione - dicono dall'associazione di categoria delle piccole imprese artigiane -pone l’accento su un cambio di prospettive in ambito economico bancario tutto teso alla digitalizzazione di un servizio quanto mai indispensabile per il sistema lavorativo che fa capo al mondo delle micro e piccole imprese".

"Si tratta di un cambio di passo utile che il sistema bancario ha messo in essere negli ultimi anni ma che non deve andare a detrimento di un rapporto diretto tra chi eroga servizi di natura economica e il mondo produttivo", proseguono.

L'accesso al credito rappresenta da sempre una sfida cruciale per le piccole imprese e gli artigiani - dice il presidente di Cna Piemonte, Giovanni Genovesio -. Il sistema di confidi con Cna offre un servizio indispensabile per semplificare il rapporto tra imprese e banche facilitando anche l’acquisizione di finanziamenti utili per chi lavora per programmare la propria attività”.

La speranza - aggiunge il segretario di Cna Piemonte, Delio Zanzottera - è che, sia il sistema bancario che le Associazioni di categoria come la nostra, possano lavorare in stretta sinergia per favorire un accesso semplificato a domanda e offerta di credito indispensabili alle imprese per poter lavorare in serenità e programmare il proprio futuro. Tutto ciò nonostante i rilievi della Banca d’Italia, in previsione, abbiano evidenziato criteri maggiormente restrittivi per i prestiti. Se vogliamo che il nostro sistema produttivo possa rimanere competitivo dobbiamo concedergli fiducia”.

redazione

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Elisabetta Testa

Da giovane giornalista creativa, scrivo di persone dalle storie incredibili, che hanno Asti nel cuore, che ne conservano un dolce ricordo, che qui ci hanno messo radici e che, orgogliosamente, fanno conoscere la nostra città in altre terre.
Orgoglio Astigiano è la storia di un salto, personale e professionale; è un invito a riscoprire se stessi attraverso le testimonianze di chi ce l'ha fatta.
Orgoglio Astigiano per me è sinonimo di scelta: la mia e quella degli altri.
Per questo ho voluto scrivere in prima persona ogni articolo della rubrica, convinta di riuscire a portare anche te nel mio mondo.
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