Ambiente Asti - per tramite del consigliere comunale e provinciale Mario Malandrone e di Cesare Quaglia, agricoltore biologico di Variglie e rappresentate della forza politica di minoranza - ha criticato aspramente la mancata partecipazione del Comune di Asti al bando del Ministero dell’Agricoltura, Sovranità Alimentare e Foreste (MASAF) per i Distretti del Cibo. Malandrone ha evidenziato come il territorio astigiano, ricco di eccellenze agroalimentari come vini DOCG, nocciole IGP e prodotti biologici, abbia perso un'importante opportunità di finanziamento e sviluppo.
Infatti in Piemonte, due distretti hanno ottenuto importanti finanziamenti: il Distretto del Roero (3,1 milioni di euro) e il Biodistretto Monregalese-Cebano (3,4 milioni di euro), grazie a proposte innovative che hanno coinvolto istituzioni pubbliche, associazioni di categoria e imprese locali.
“La mancata partecipazione al bando rappresenta una battuta d'arresto per il nostro territorio”, ha dichiarato Quaglia. “È fondamentale - ha aggiunto - avviare un percorso di collaborazione tra istituzioni locali, GAL, associazioni di categoria e produttori per non perdere ulteriori opportunità in futuro". “Dobbiamo agire ora per garantire al nostro territorio un ruolo da protagonista nei prossimi bandi e opportunità di finanziamento", ha concluso.
Concetti ripresi in un'interpellanza inviata da Malandrone all'attenzione dell'assessore comunale all'Agricoltura, in cui si sottolinea che la costituzione di un Distretto del Cibo avrebbe potuto promuovere lo sviluppo sostenibile, il turismo enogastronomico e l'economia locale. Ambiente Asti ritiene che la mancanza di una proposta sia inaccettabile, considerando il potenziale del territorio e la possibilità di una collaborazione tra istituzioni, GAL, associazioni e imprese.
Il consigliere ha sollevato diverse domande chiave, chiedendo le ragioni specifiche della mancata partecipazione, perché non è stato costituito un Distretto del Cibo e perché il Comune non si è fatto promotore di tale iniziativa. Ha anche chiesto se fossero stati avviati confronti con altri attori locali e quali azioni l'assessorato intenda intraprendere per incentivare la collaborazione in vista di futuri bandi.
Malandrone ha altresì richiesto l'istituzione di un tavolo permanente di confronto tra gli attori interessati e una relazione dettagliata sui progetti simili avviati in altri territori piemontesi, per trarre ispirazione per il contesto astigiano. Concludendo affermando di ritenere fondamentale che l'Amministrazione Comunale si attivi immediatamente per recuperare il tempo perso, sollecitando un dibattito urgente sulle strategie di sviluppo del territorio.