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Attualità | 13 gennaio 2025, 17:00

Asti modello di efficienza nella lotta alla criminalità: prevenzione e sequestri per oltre 6 milioni di euro nel 2024

La Procura si distingue per l’efficacia nell’applicazione di misure personali e patrimoniali, colpendo duro contro patrimoni illeciti e soggetti pericolosi

Biagio Mazzeo: procuratore della Repubblica di Asti

Biagio Mazzeo: procuratore della Repubblica di Asti

La Procura di Asti si conferma una delle più attive in Piemonte nell’applicazione delle misure di prevenzione personali e patrimoniali, strumenti fondamentali per contrastare la criminalità abituale e il patrimonio accumulato illecitamente. Il bilancio del 2024 è emblematico: 34 richieste di misure di prevenzione presentate al Tribunale di Torino, con un tasso di accoglimento che sfiora il 100%. Il valore complessivo dei beni sequestrati e confiscati supera i 6 milioni di euro, comprendendo abitazioni, camper, auto di lusso e denaro contante.

Dietro questi risultati c’è il lavoro del Pool della Procura di Asti, composto da un magistrato e da un luogotenente della Sezione di Polizia Giudiziaria dei Carabinieri. Il team analizza in dettaglio la cronistoria criminale dei soggetti proposti, verificando la sproporzione tra il loro tenore di vita e i redditi dichiarati. Attraverso sopralluoghi, dossier fotografici, incrocio di dati con banche dati fiscali e catastali, il Pool riesce a smascherare le intestazioni fittizie dei beni e a ricostruire il patrimonio reale ottenuto con proventi illeciti.

Un esempio significativo è il sequestro di una villa del valore di 240 mila euro appartenente a una famiglia sinti, a cui si aggiunge il mobilio interno valutato oltre 60 mila euro. Tra i colpiti nel 2024 figurano famiglie rom e sinti condannate per usura, furti ed estorsioni, gruppi albanesi coinvolti nel traffico di droga e altri soggetti responsabili di truffe agli anziani.

Nel 2022 la Procura aveva presentato 27 richieste di misure di prevenzione, salite a 29 nel 2023 e a 34 nel 2024, con altre quattro proposte già in lavorazione. Questo incremento testimonia l’efficacia di un metodo di lavoro che non solo colpisce duramente i patrimoni illeciti, ma limita anche i movimenti e le attività di soggetti considerati socialmente pericolosi.

«L’applicazione delle misure di prevenzione personali permette alle Forze dell’Ordine di esercitare un controllo più efficace e capillare sui soggetti a rischio, mentre quelle patrimoniali privano la criminalità dei beni ottenuti illecitamente», spiega il Procuratore Biagio Mazzeo.

Non meno importante è l’attenzione verso i reati legati al “Codice Rosso”, come violenze domestiche, stalking e maltrattamenti. Nel 2024 sono state presentate nove richieste di misure di prevenzione personali in questi ambiti, tutte accolte. Tra le misure più applicate c’è l’uso del braccialetto elettronico, associato al divieto di dimora o di avvicinamento alla vittima.

Infine, le misure di prevenzione vengono utilizzate anche per colpire soggetti pericolosi per la sicurezza pubblica, responsabili di reati come vandalismi, guida senza patente e oltraggio a pubblico ufficiale, permettendo così un controllo preventivo più serrato.

Redazione

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