Mentre la California è devastata da incendi di proporzioni catastrofiche, il Piemonte non abbassa la guardia, intensificando le misure di prevenzione per proteggere il suo vasto patrimonio boschivo, che si estende per un milione di ettari. La Regione ha stanziato 4.820.000 euro per interventi mirati a ridurre i rischi di incendi, spesso innescati e alimentati da forti venti, un problema che accomuna diverse aree del mondo.
La strategia, parte di un piano più ampio di adattamento ai cambiamenti climatici, si concentra su tecniche consolidate come il fuoco prescritto e la creazione di viali tagliafuoco, essenziali per rallentare la propagazione delle fiamme e facilitare le operazioni di spegnimento. Il settore Foreste della Direzione Ambiente, Energia e Territorio gestirà il piano.
Gli assessori regionali Marco Gallo (Foreste) e Marco Gabusi (Protezione Civile) sottolineano come "le drammatiche immagini che arrivano dagli Stati Uniti ci dimostrano quanto possa essere impari la battaglia con il fuoco. La miglior difesa resta dunque la prevenzione". In un contesto di cambiamenti climatici, con una riduzione delle precipitazioni che aumenta il rischio di incendi, è fondamentale "promuovere e sostenere iniziative che prevengano i roghi nei boschi e che riducano i danni". Il Piemonte, con il suo miliardo di alberi, mira a diventare "un avamposto nella difesa del patrimonio boschivo" grazie all'utilizzo di fondi europei.
La collaborazione con Aib Piemonte, il corpo di volontari con oltre 5.000 iscritti e 200 squadre distribuite su tutto il territorio, è un punto di forza nella strategia regionale. Anche l'Arpa, l'Agenzia regionale per l'Ambiente, gioca un ruolo chiave, emettendo bollettini quotidiani sul rischio incendi per i tre giorni successivi e fornendo previsioni di tendenza settimanali. Il territorio piemontese è suddiviso in sei macro-aree per una valutazione più precisa del rischio: Cuneo Sud-Est, Cuneo Sud Ovest, Torino Ovest, Torino Nord, Nord (Biellese, Vercellese e Verbano Cusio Ossola) e Sud Est (Astigiano e Alessandrino).
Attualmente, il rischio di incendio è moderato solo nel Cuneese, a causa di una prolungata siccità, ma l’Arpa mantiene un monitoraggio continuo. L'inverno, contrariamente a quanto si possa pensare, è una stagione critica per gli incendi in Piemonte, a causa della siccità e dei forti venti. La Regione si dimostra quindi proattiva, implementando misure preventive per tutelare il suo prezioso patrimonio boschivo.