Economia e lavoro | 10 gennaio 2025, 14:09

Anche i metalmeccanici astigiani incroceranno le braccia per il rinnovo del contratto nazionale

Fim-Cisl, Fiom-Cgil e Uilm-Uil hanno indetto 8 ore di sciopero per mercoledì 15 gennaio, con presidio sotto la sede dell'Unione Industriale dalle 10

Anche i metalmeccanici astigiani incroceranno le braccia per il rinnovo del contratto nazionale

La vertenza per il rinnovo del contratto nazionale dei metalmeccanici si infiamma, portando i lavoratori del settore a una mobilitazione su scala nazionale, con scioperi articolati in tutta Italia. La decisione è stata presa a seguito di un'interruzione delle trattative, dopo sei mesi di confronto, a causa della posizione ritenuta intransigente di Federmeccanica-Assistal e della loro contro-piattaforma. Le sigle sindacali Fim-Cisl, Fiom-Cgil e Uilm-Uil di Asti denunciano una situazione di stallo che rende impossibile ogni trattativa e che mette a rischio il futuro dell'industria metalmeccanica.

Le assemblee dei lavoratori nelle principali aziende del territorio astigiano, tra cui Marcegaglia, Util, Lagor, O/cava, Johnson e Mista, hanno evidenziato una forte adesione alle richieste avanzate dai sindacati, approvate da oltre il 98% dei metalmeccanici. Il nodo cruciale della disputa è l'aumento salariale di 280 euro mensili nel triennio, considerato dalle organizzazioni sindacali un punto fondamentale e imprescindibile della piattaforma contrattuale.

"Vogliamo un confronto serio, che parta dalle nostre richieste”, hanno affermato in una dichiarazione congiunta i tre segretari generali Pafundi, Carelli e Uppo, sottolineando come la controproposta di Federmeccanica "rimetta in discussione i rapporti con il sindacato, con una propaganda mai vista contro di noi e contro il nostro modello contrattuale". Questo scontro, generato dalla parte meno incline all'innovazione di Federmeccanica, ha portato i sindacati a denunciare un atteggiamento di chiusura che rischia di compromettere l'intero settore.

Le sigle sindacali sottolineano come il contratto nazionale sia uno strumento essenziale per rilanciare l'industria e per garantire un futuro al territorio: "Senza i metalmeccanici, non c'è futuro per il nostro territorio - hanno aggiunto - Faremo tutto il possibile per arrivare al rinnovo del contratto, ma la responsabilità dello stallo attuale è chiaramente di Federmeccanica e Assistal".

In risposta alla situazione difficile venutasi a creare, Fim, Fiom e Uilm di Asti hanno indetto uno sciopero di 8 ore per mercoledì 15 gennaio, coinvolgendo tutte le realtà lavorative che applicano il contratto nazionale del settore metalmeccanico. Durante la giornata di protesta, è previsto un presidio dalle ore 10 sotto la sede dell'Unione Industriale di Asti, in piazza Medici.

"Il nostro obiettivo è riconquistare il tavolo della trattativa e arrivare al rinnovo del contratto collettivo nazionale", hanno concluso i tre sindacalisti, sottolineando l'importanza di questa mobilitazione per il futuro dei lavoratori e dell'industria.

Redazione

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Elisabetta Testa

Da giovane giornalista creativa, scrivo di persone dalle storie incredibili, che hanno Asti nel cuore, che ne conservano un dolce ricordo, che qui ci hanno messo radici e che, orgogliosamente, fanno conoscere la nostra città in altre terre.
Orgoglio Astigiano è la storia di un salto, personale e professionale; è un invito a riscoprire se stessi attraverso le testimonianze di chi ce l'ha fatta.
Orgoglio Astigiano per me è sinonimo di scelta: la mia e quella degli altri.
Per questo ho voluto scrivere in prima persona ogni articolo della rubrica, convinta di riuscire a portare anche te nel mio mondo.
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