Come documentato in un articolo disponibile a questo link, questa mattina si è tenuta, presso il grattacielo della Regione Piemonte, la presentazione ufficiale dei nuovi direttori generali delle aziende sanitarie regionali, tra cui Giovanni Gorgoni, da pochi giorni alla guida dell'Asl di Asti.
In attesa di esplicitarla meglio nel corso di una conferenza stampa che si svolgerà lunedì mattina ad Asti, il dottor Gorgoni - operativo dal 1° gennaio a seguito della stipula di con un contratto triennale, il che fa sperare in un effettiva prospettiva di continuità per l'azienda sanitaria, che negli ultimi anni ha visto succedersi diversi manager - ci ha rilasciato una breve videointervista a margine dell'evento, in cui ha accennato la sua visione per la sanità astigiana.
La sua visione per la sanità astigiana: innovazione e prossimità
Nell'ambito dell'intervista, che potete vedere e ascoltare nel riquadro sottostante, Gorgoni ha sottolineato che quella astigiana è "una realtà molto promettente dal punto di vista degli esiti di salute... molto interessante anche il tessuto della rete associativa... la salute la costruisci anche con la sanità, servendoti poi di tanti attori, di un intero tessuto di comunità". Rimarcando che "Quello astigiano è un territorio da 200.000 abitanti, metà dei quali residenti ad Asti, San Damiano, Nizza Monferrato e Canelli. Per i residenti dei restanti 114 comuni la risposta assistenziale non può che essere quella della prossimità assistenziale e tassativamente quella territoriale". E concludendo che "C'è materiale per molta innovazione di processo, innovazione di conoscenze, innovazione assistenziale che è quello che piace a me da sempre"
Un profilo di esperienza
Di origini salentine, 53 anni, Giovanni Gorgoni ha una formazione in management sanitario presso l’Università Bocconi di Milano e ha maturato esperienza in diverse strutture, tra cui l’Istituto clinico Humanitas e le aziende sanitarie di Viterbo e Roma E. Prima di Asti, è stato direttore generale nelle aziende sanitarie di Andria e Lecce, e ha diretto il Dipartimento Promozione della Salute della Regione Puglia. Ha anche presieduto EUREGHA, il network europeo delle autorità sanitarie locali e regionali.