Solidarietà | 07 gennaio 2025, 07:20

Il Comitato Palio Tanaro ha 'teso la mano' a "Un libro per Daniela" con la cena dell'Epifania

Devoluta parte del ricavato all'associazione che offre supporto psicologico a persone in stato di fragilità

La foto-ringraziamento postata dalla famiglia

La foto-ringraziamento postata dalla famiglia

Attuando un gesto che che unisce tradizione e solidarietà, il Comitato Palio Tanaro ha deciso di devolvere parte del ricavato della cena della Befana all’associazione "Un libro per Daniela", realtà nata in memoria di Daniela Albertelli, prematuramente scomparsa nell'aprile 2023, che si occupa di offrire supporto psicologico a chi vive situazioni di fragilità mentale.

La donazione servirà a finanziare i servizi bisettimanali di supporto psicologico promossi dall’associazione, che si rivolgono a persone in difficoltà emotiva, con particolare attenzione alla prevenzione del suicidio. Carlotta, Stefano e Luciano, rispettivamente i figli e il marito di Daniela, hanno espresso profonda gratitudine per questo gesto di vicinanza, sottolineando quanto il sostegno della comunità sia fondamentale per portare avanti il loro impegno.

Daniela Albertelli: il ricordo che diventa missione

La storia della 58enne Daniela Albertelli, rappresenta il cuore pulsante di queste iniziative. Daniela lavorava nella storica cartoleria Marchia, dove era conosciuta per il suo sorriso e la sua disponibilità. La sua morte ha lasciato un vuoto enorme nella comunità e, soprattutto, nella sua famiglia.

Luciano Cavallo, insieme ai figli Carlotta e Stefano, ha trasformato il dolore per la perdita in un progetto di speranza, dando vita all'associazione che non solo celebra la memoria della moglie e madre, ma si prefigge di "accendere un faro sulla fragilità dell’anima", sensibilizzando gli astigiani sui temi delicati legati alla salute mentale e offrendo un sostegno concreto a chi si trova a fronteggiare momenti difficili.

Redazione

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Viviamo in un posto bellissimo

Davide Palazzetti

Chi sono in tre righe? Ci si prova.
Partiamo dal personale: marito innamorato e padre fortunato. Tergiversando poi su info tipiche da curriculum, amo il nostro territorio. Lo vivo come nostro anche se vi arrivo da Genova nel 2003. Mi occupo di marketing territoriale e promozione turistica con la piacevole consapevolezza di quanta bellezza ci circondi. Racconto un posto bellissimo, qui e su alcuni miei gruppi Facebook, nella certezza che una delle poche vie di riscatto dell’Astigiano sia riempirlo di turisti.

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