Buongiorno a tutti,
sono il compagno di una delle persone rimaste coinvolte negli incidenti verificatisi la mattina di sabato 4 gennaio (CLICCA QUI per rileggere l'articolo)
Scrivo questa lettera spinto dall’amarezza e dalla tristezza che ho provato leggendo i commenti sotto l’articolo che trattava l’argomento del ghiaccio sulle strade e degli incidenti causati dallo stesso. Nell’articolo si parlava anche di un’ambulanza ribaltata, la stessa che stava andando in soccorso alla mia compagna. Sono rimasto amareggiato nella lettura dei commenti dove tante, troppe persone giudicavano senza sapere assolutamente nulla.
Faccio riferimento a chi sosteneva che gli incidenti sono stati causati dall’elevata velocità. Ecco perché dico che i commenti erano infondati e assolutamente fuori luogo. Me ne sono reso conto più volte per diversi argomenti: la gente commenta senza conoscere, senza vedere cosa c’è realmente dietro all’accaduto; le persone commentano senza pensare che un loro commento possa creare delle reazioni negative per chi magari è la vittima protagonista dell’argomento.
Mi domando come possa venire in mente di dare la colpa all’elevata velocità quando addirittura un’ambulanza finisce fuori strada ribaltandosi. Gli operatori a bordo non sono spericolati che fanno le gare per la strada, quindi già quello dovrebbe essere un segnale che dovrebbe aiutare a ragionare e capire che il problema è ben altro!
Ben altro, sì, perché il problema reale è causa di una scarsa attenzione e cura delle strade, strade senza l’ombra di sale o sabbia per evitare il congelamento, strade dove si faceva fatica a camminare! Sono passati a spargere la sabbia intorno alle 9.30 del mattino quando oramai era già troppo tardi!
Personalmente non ho avuto notizie dei sanitari del 118 ma spero stiano tutti bene e sono contento che tutte le altre persone coinvolte, compresa la mia compagna, stiano tutti bene e che sia stato solo un brutto spavento, ma poteva andare molto peggio per via di negligenze di chi ha la responsabilità di mantenere sicure le nostre strade.
Lettera firmata