Il sistema Free flow che nelle intenzioni dell'Asti - Cuneo si prefigge di offrire "un’esperienza di viaggio più fluida e un’infrastruttura più sostenibile", non piace agli utenti che, se non in possesso di un Telepass, si trovano in difficoltà a pagare in un secondo tempo il passaggio.
Partito il 1 settembre il sistema Free Flow "è un metodo di esazione che consente di pagare il pedaggio senza soste né rallentamenti alle barriere. Specifici portali di rilevamento installati lungo il percorso consentono l’identificazione e la classificazione del veicolo al suo passaggio, permettendo il calcolo automatico dell’importo dovuto per il tratto autostradale effettivamente percorso. Il Free Flow apporta vantaggi agli utenti e benefici all’ambiente: senza alterazione dei flussi di traffico aumentano i livelli di sicurezza e si riducono le emissioni inquinanti dei veicoli in attesa. Questo sistema innovativo consentirà di rimuovere progressivamente i caselli e le barriere autostradali per un’esperienza di viaggio più fluida e per un’infrastruttura più sostenibile", si legge sulla pagina dell'autostrada.
Dopo la mail giunta ieri in redazione, un'altra lamentela si unisce al coro delle proteste. Cristina Segato è di Alessandria e ha percorso il tratto interessato in autunno per recarsi alla Sagra della zucca di Piozzo e anche lei segnala delle difficoltà nel pagamento.
"Ho ricevuto il bollettino per il pagamento con l'indicazione che sarebbe stato solo per quella volta, mi sono documentata sul come risolvere il problema del pagamento della tratta per le volte successive ma ho trovato le soluzioni molto complesse. Io vengo da Alessandria e utilizzavo spesso il tratto autostradale per le mie gite domenicali nelle Langhe, per raggiungere i ristoranti del territorio o per trascorrere i weekend nel cuneese, ma ultimamente ho preferito orientarmi verso altre mete per questo motivo".
Prima di inviare la mail Cristina si è consultata con altri concittadini constatando che il problema ha riguardato molte persone. "Non sono più venuti in quelle zone ultimamente con evidente dispiacere trattandosi di luoghi molto belli e per noi molto comodi. Vi ringrazio per dare voce a questo problema che ci costringe a trovare altre soluzioni tipo le strade provinciali se si vorrà percorrere quel tratto senza incorrere in problemi ma che data la scomodità ci costringerà a diminuire le nostre gite in quei territori".