Attualità | 02 gennaio 2025, 08:11

Il 2025 del Cardinal Massaia si apre con un bel fiocco azzurro

Il primo nato del nuovo anno, venuto alla luce alle 5.20, si chiama Thiago e alla nascita pesava 2,950 kg

Thiago con mamma, papà e personale di reparto (MerfePhoto)

Thiago con mamma, papà e personale di reparto (MerfePhoto)

L'anno nuovo porta sempre con sé speranze e promesse, e nulla meglio di una nuova vita riesce a rappresentare questo simbolo di rinascita. 

All'ospedale Cardinal Massaia di Asti, il primo vagito del 2025 è stato quello di Thiago di Canelli, un maschietto di 2,950 kg, venuto alla luce con parto naturale alle 5.20 della notte appena trascorsa. 

Felici la mamma Erika Muro e papà Homan Rares.

Inizio d'anno all'insegna di un fiocco azzurro, quindi, che fa il paio con quello che ha chiuso il 2024. Quando, alle 12.14 del 31 dicembre, Marco Garlando ha fatto il suo ingresso nel mondo, per la gioia di mamma Chiara e papà Andrea di Pontestura (AL). 

Oltre al lieto evento, la nostra redazione desidera ricordare ai lettori l'iniziativa "Il primo ciuccio". Doneremo ai primi due nati (maschietto e femminuccia) del nuovo anno un 'ciuccio' griffato con il nome del nostro quotidiano. 

Oggetto che rappresenta per ogni bambino un compagno fedele durante i primi anni di vita, un aiuto nei momenti difficili e un incoraggiatore nelle prime piccole avventure. In alternativa, i genitori che preferiscono un bavaglino personalizzato possono farne richiesta.

Per ricevere il 'ciuccio' o il bavaglino, scriveteci via mail a media@morenews.it indicando il nome del figlio/a e l'indirizzo dove spedirlo.

Gabriele Massaro

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Viviamo in un posto bellissimo

Davide Palazzetti

Chi sono in tre righe? Ci si prova.
Partiamo dal personale: marito innamorato e padre fortunato. Tergiversando poi su info tipiche da curriculum, amo il nostro territorio. Lo vivo come nostro anche se vi arrivo da Genova nel 2003. Mi occupo di marketing territoriale e promozione turistica con la piacevole consapevolezza di quanta bellezza ci circondi. Racconto un posto bellissimo, qui e su alcuni miei gruppi Facebook, nella certezza che una delle poche vie di riscatto dell’Astigiano sia riempirlo di turisti.

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