Attualità | 31 dicembre 2024, 15:46

Primi giorni del 2025: ritorno del flusso atlantico e speranze di neve, ma l’Astigiano resta a secco

Un inizio anno segnato dal foehn e dalla siccità: novembre e dicembre senza piogge, gennaio potrebbe non portare il tanto atteso cambiamento

Primi giorni del 2025: ritorno del flusso atlantico e speranze di neve, ma l’Astigiano resta a secco

Con l’arrivo del 2025, si guarda al cielo con speranza, ma per l’Astigiano le previsioni meteorologiche lasciano ancora spazio a poche illusioni. Secondo i dati forniti da Datimeteo Asti, novembre e dicembre 2024 hanno registrato accumuli pluviometrici nulli in gran parte della provincia, aggravando una situazione di deficit idrico che ormai perdura da mesi.

Il 1° gennaio trascorrerà ancora sotto un cielo sereno, con temperature in lieve calo rispetto alla fine di dicembre. Tuttavia, la presenza di venti di foehn in pianura continuerà a mantenere l’atmosfera asciutta. In quota, le temperature scenderanno gradualmente, segnalando l’arrivo di una nuova fase meteorologica.

Dal 2 gennaio, i principali centri di calcolo prevedono il ritorno del flusso atlantico da ovest, con una serie di perturbazioni che interesseranno principalmente le zone alpine di confine. La prima di queste porterà nevicate significative in Valle d’Aosta, con un limite neve in calo fino a 1000 metri, ma sull’Astigiano l’effetto sarà opposto. I venti di foehn, che interesseranno anche le pianure piemontesi, manterranno un clima secco e temperature sopra la media stagionale.

Tra il 3 e il 6 gennaio sono attesi nuovi fronti perturbati, con nevicate concentrate nei comprensori alpini del Monte Bianco, Cervino e Monte Rosa. Tuttavia, per il sud delle Alpi e la provincia di Asti, le prospettive restano desolanti: il foehn continuerà a soffiare, annullando ogni possibilità di precipitazioni significative.

Dati storici preoccupanti


Le rilevazioni di Datimeteo Asti per l’Astigiano evidenziano come gli ultimi due mesi del 2024 siano stati tra i più secchi degli ultimi anni, con accumuli pluviometrici pari a zero. Il rischio di un gennaio altrettanto avaro di piogge o nevicate pone l’accento su una problematica già nota: la crescente vulnerabilità idrica del territorio.

Alessandro Franco

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Viviamo in un posto bellissimo

Davide Palazzetti

Chi sono in tre righe? Ci si prova.
Partiamo dal personale: marito innamorato e padre fortunato. Tergiversando poi su info tipiche da curriculum, amo il nostro territorio. Lo vivo come nostro anche se vi arrivo da Genova nel 2003. Mi occupo di marketing territoriale e promozione turistica con la piacevole consapevolezza di quanta bellezza ci circondi. Racconto un posto bellissimo, qui e su alcuni miei gruppi Facebook, nella certezza che una delle poche vie di riscatto dell’Astigiano sia riempirlo di turisti.

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