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Attualità | 31 dicembre 2024, 09:14

Stop ai botti di Capodanno: il Codacons sollecita i sindaci piemontesi su sicurezza e ambiente

Il primo gennaio i livelli di polveri sottili (PM10) nelle città italiane registrano picchi allarmanti, arrivando a valori due o tre volte superiori alla media stagionale

Immagine realizzata con AI

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Il Codacons lancia un appello urgente ai primi cittadini del Piemonte per vietare i tradizionali fuochi d'artificio di fine anno, ponendo l'accento su sicurezza, ambiente e benessere animale.

La richiesta dell'associazione dei consumatori si inserisce in un contesto ormai fin troppo noto: ogni primo gennaio il bilancio dei festeggiamenti si trasforma in un bollettino di morti e feriti causati dall'uso di materiali pirotecnici. Una tradizione che, secondo l'associazione, non ha più ragione di esistere nella società contemporanea.

L'impatto dei botti non si limita solo alla sicurezza delle persone. Le rilevazioni mostrano che il primo gennaio i livelli di polveri sottili (PM10) nelle città italiane registrano picchi allarmanti, arrivando a valori due o tre volte superiori alla media stagionale. Un incremento che rappresenta un serio rischio per la salute pubblica, specialmente per le fasce più vulnerabili come bambini, anziani e persone con patologie respiratorie.

Particolarmente preoccupante è anche l'effetto sugli animali. Ogni anno centinaia di animali domestici subiscono conseguenze drammatiche: dai decessi ai danni permanenti all'udito, passando per gravi traumi psicologici causati dalle esplosioni.

Sebbene negli anni scorsi diverse amministrazioni comunali abbiano accolto positivamente l'appello del Codacons, vietando i fuochi d'artificio nei propri territori, l'associazione sottolinea la necessità di un'azione più ampia e coordinata.

"La nostra battaglia per una normativa nazionale che vieti i fuochi d'artificio a Capodanno continua, afferma Carlo Rienzi, presidente del Codacons. In attesa di una legge nazionale, chiediamo ai sindaci di assumersi la responsabilità di proteggere cittadini, ambiente e animali, evitando di dover fare i conti il primo gennaio con le tragiche conseguenze di questa pericolosa tradizione."

L'associazione propone quindi di abbandonare questa consuetudine ormai anacronistica in favore di un Capodanno più sicuro e rispettoso, che tenga conto delle moderne sensibilità ambientali e del benessere di tutti gli esseri viventi.

Redazione

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