Con l’arrivo del 2025, si guarda al cielo con speranza, ma per l’Astigiano le previsioni meteorologiche lasciano ancora spazio a poche illusioni. Secondo i dati forniti da Datimeteo Asti, novembre e dicembre 2024 hanno registrato accumuli pluviometrici nulli in gran parte della provincia, aggravando una situazione di deficit idrico che ormai perdura da mesi.
Il 1° gennaio trascorrerà ancora sotto un cielo sereno, con temperature in lieve calo rispetto alla fine di dicembre. Tuttavia, la presenza di venti di foehn in pianura continuerà a mantenere l’atmosfera asciutta. In quota, le temperature scenderanno gradualmente, segnalando l’arrivo di una nuova fase meteorologica.
Dal 2 gennaio, i principali centri di calcolo prevedono il ritorno del flusso atlantico da ovest, con una serie di perturbazioni che interesseranno principalmente le zone alpine di confine. La prima di queste porterà nevicate significative in Valle d’Aosta, con un limite neve in calo fino a 1000 metri, ma sull’Astigiano l’effetto sarà opposto. I venti di foehn, che interesseranno anche le pianure piemontesi, manterranno un clima secco e temperature sopra la media stagionale.
Tra il 3 e il 6 gennaio sono attesi nuovi fronti perturbati, con nevicate concentrate nei comprensori alpini del Monte Bianco, Cervino e Monte Rosa. Tuttavia, per il sud delle Alpi e la provincia di Asti, le prospettive restano desolanti: il foehn continuerà a soffiare, annullando ogni possibilità di precipitazioni significative.
Dati storici preoccupanti
Le rilevazioni di Datimeteo Asti per l’Astigiano evidenziano come gli ultimi due mesi del 2024 siano stati tra i più secchi degli ultimi anni, con accumuli pluviometrici pari a zero. Il rischio di un gennaio altrettanto avaro di piogge o nevicate pone l’accento su una problematica già nota: la crescente vulnerabilità idrica del territorio.