È cambiata la tipologia dei reati di chi si "dedica" alle truffe nei confronti di anziani e persone fragili. Un reato odioso verso il quale si deve cercare di fare prevenzione a tutti i costi, dato che, negli ultimi tempi i malviventi "lavorano" più in strada che nelle case e gli anziani devono essere tutelati.
Il comandante dei Carabinieri di Asti, colonnello Paolo Lando, questa mattina con la conferenza stampa di fine anno, ha voluto rimarcare soprattutto il progetto "Cascina per cascina", sottolineando quanto sia fondamentale prevenire e informare anche casa per casa gli anziani che vivono soli che, su un territorio frammentato come l'Astigiano, sono davvero tanti.
"Sta diventando difficile intercettare questi reati e stiamo facendo una grande opera di sensibilizzazione - ha detto Lando - cercando di incentivare chi vive solo a partecipare agli incontri sul territorio. È fondamentale non far passare troppo tempo con le denunce. Le telecamere sono uno strumento straordinario, ma non per la prevenzione".
L'attività dei carabinieri sul territorio si concentra quindi sia in servizi perlustrativi (che raggiungono anche le più isolate abitazioni rurali attraverso un progetto denominato cascina per cascina) sia con incontri pubblici informativi, rivolti ad illustrare alla popolazione, ed in particolare alle persone anziane, quali strategie adottare per non cadere vittime di truffe, rapine, furti, ecc. Nell'anno appena trascorso sono stati effettuati 116 incontri presso sale comunali, parrocchie e aree ricreativi dei vari Comuni del territorio provinciale.
Un'attività preventiva culminata nelle complesse operazioni che, negli scorsi anni, hanno portato a sgominare bande di predoni ben organizzate e specializzate nella truffa dei finti Carabinieri (piuttosto che finti operai dell'acquedotto o di altre imprese di servizi) in danno di persone anziane che hanno ridotto questi reati.
Il bilancio del 2024 - le operazioni
In campo poco meno di 15.930 pattuglie (con un incremento rispetto alle 14.500 dell'anno scorso) per un totale di circa 32mila uomini e donne impiegati che hanno effettuato oltre 6996 interventi (13.288 sono le chiamate pervenute tramite il Numero Unico di Emergenza 112), nonché 63.910 verifiche nel corso delle quali sono state identificate 75.659 persone e controllati 52.642 veicoli. Sono stati inoltre perseguiti 4926 reati (in aumento rispetto ai 4586 dell'anno precedente) e deferite all'autorità giudiziaria oltre 958 persone (in aumento rispetto alle 800 dell'anno precedente) di cui 62 in stato di arresto.
Tra le operazioni port6ate a compimento "Mare magnum" con l'arresto di due pericolosi latitanti, Giastin Stentardo ed Emanuele Lo Porto, al quale, in collaborazione con la Dia (Direzione Investigativa Antimafia, i carabinieri hanno sequestrato un ingente quantitativo di beni.
"L'operazione è nata dall'analisi del materiale acquisito dai reparti procedenti che ha permesso di ricostruire il voluminoso patrimonio accumulato nel tempo dal nucleo familiare, in violazione della normativa antimafia vigente, nonché di documentare e delineare il notevole profilo criminale del capofamiglia che vantava numerosi contatti con esponenti di spicco delle consorterie criminali "ndranghetiste" presenti nel territorio astigiano e torinese. Sequestrati sette beni immobili, del compendio aziendale di due imprese, alcune quote di partecipazione di una società, tre beni mobili registrati e 32 rapporti finanziari, per un valore di più di un milione e mezzo di euro", sottolinea il Comando, ricordando che Lo Porto è stato coinvolto e condannato in inchieste giudiziarie per gravi reati quali usura, estorsione e tentato omicidio e per avere intrattenuto contatti con soggetti legati al mondo della criminalità organizzata di stampo mafioso.
Anche l'operazione Fleximan sul danneggiamento del velox sulla statale 231, condotta dal Nucleo Investigativo, ha permesso di capire un modus operandi diverso dalle altre parti d'Italia.
È emersa la volontà di cancellare le tracce dei passaggi delle autovetture utilizzate dai componenti di un sodalizio criminale resosi responsabile di 10 furti in danno di stazioni di rifornimento carburante, 3 furti in abitazione e 7 furti in aziende e negozi. A maggio di quest'anno è stata arrestata la banda composta da 6 persone che aveva base in Isola d'Asti.
Sempre i Carabinieri del Nucleo Investigativo, a settembre hanno smantellato una rete di ricettatori di orologi di prestigiosi marchi. L'operazione "Quadrante" prendeva le mosse da quanto acquisito nel corso delle attività di contrasto ed indagine sulle truffe agli anziani, ed ha permesso di individuare un gruppo di persone attive tra Asti e Valenza, che commerciavano via web orologi provento di furti o ne ponevano in vendita altri contraffatti o del tutto falsi. Anche in questo caso l'attività si concludeva con l'arresto di 6 persone in esecuzione di altrettante ordinanze ed il recupero di refurtiva per un ingentissimo valore.
Nei giorni scorsi, dopo il rito abbreviato è stato condannato a tre anni e quattro mesi di reclusione, per lesioni personali aggravate, Sonny Gjoka L'uomo, già noto alle cronache e con un passato da sorvegliato speciale, nel settembre del 2022 aveva colpito brutalmente con un pugno alla nuca un suo rivale in "affari" provocandogli un grave trauma cranico.
Le indagini disposte dalla Procura della Repubblica di Asti lo hanno individuato come autore dell'aggressione, rivelando come questi facesse parte di un gruppo di persone dedito allo spaccio di cocaina, marijuana hashish ma che non disdegnava la detenzione ed il porto di plurime armi da sparo (fucili, pistole, ed armi alterate anche dotate di silenziatore, e del relativo munizionamento, tutte provento di furto).
Questa attività ha comportato l'ulteriore condanna a nove anni di reclusione per Gjoka e di tutti i responsabili: Vincenzo Girolamo Agusta, Benedetto Azzarelli, Nicola Coppola, Antonio e Massimo Milioto a pene variabili tra i quattro ed i sette anni di reclusione.
Gli omicidi
Per quanto riguarda gli omicidi, i fatti di sangue sono due più uno tentato. Il primo si è verificato a Nizza Monferrato a marzo, quando la figlia Makka ha uccisoil padre a seguito di una violenta lite famigliare, da inserirsi in una situazione di degrado e di ripetute violenze dell'uomo nei confronti dell'omicida e degli altri famigliari tutti di origine russa.
La ragazza è stata arrestata dai Carabinieri di Canelli, con il supporto del personale del Nucleo Investigativo. Il secondo fatto è avvenuto a Canelli, alla fine di aprile, quando un cittadino gambiano, ospite di un centro di accoglienza della zona, è stato brutalmente aggredito per futili motivi da un pakistano che lo ha ridotto in fin di vita con ripetuti colpi di una grossa catena. L'aggressore, subito fermato per tentato omicidio dai Carabinieri di Canelli, è stato poi arrestato per omicidio il giorno successivo a seguito del decesso in ospedale del gambiano.
Arrestato anche un cittadino macedone per aver tentato di uccidere l'ex moglie, aggredita mente si recava a ricevere prestazioni mediche presso la "Casa della Salute" di Canelli a metà giugno. Il rapidissimo intervento dei Carabinieri di quel centro, coadiuvati dalle persone presenti in loco, permetteva di salvare la donna.
La Valsarmassa rifugio di spacciatori - sgominata la banda
Importante operazioni dei carabinieri di Canelli in Valsarmassa, area boschiva di circa 200 ettari tra i comuni di Incisa Scapaccino, Vaglio Serra e Vinchio, diventata rifugio per una banda di spacciatori che si nascondevano nella boscaglia perrifornire i propri acquirenti di ogni genere di stupefacente. Dopo una serie di sequestri di droghe varie e armi, il 13 novembre, la Compagnia di Canelli ha messo in atto una imponente attività di rastrellamento della boscaglia, con il supporto dei militari della Compagnia di Asti, del personale delle Squadre di Intervento Operativo del 1º Reggimento Carabinieri Piemonte e di una unità antidroga del Nucleo Cinofili di Volpiano. I militari impegnati nel servizio a terra sono stati supportati dall'alto da un elicottero del 1º Nucleo Elicotteri di Volpiano, che ha sorvolato la zona delle operazioni nel corso della mattinata per garantire la necessaria copertura aerea all'intervento. Nel corso dell'intervento sono stati individuati due campi attrezzati dai malfattori come basi logistiche in cui stazionare in attesa degli acquirenti, entrambe attrezzate con tende e rudimentali impianti per l'illuminazione.
Incessante è stata poi l'attività contro il fenomeno della violenza di genere e domestica per il quale il dato numerico complessivo dei codici rossi, l'anno 2024, per l'Astigiano, è in linea con il precedente: 66 attivazioni contro le 67 del 2023, sia come atti persecutori, maltrattamenti in famiglia, lesioni personali in ambito domestico, minacce e violenze sessuali. Si ricorda il recentissimo arresto di un trentanovenne di Ferrere, sorpreso nelle vicinanze dell'abitazione della compagna che aveva denunciato pochi giorni prima ripetute intimidazioni, pedinamenti e atteggiamenti prevaricatori. Al ripetersi in modo ossessivo di tali atteggiamenti da parte del persecutore, i Carabinieri di San Damiano d'Asti, grazie alla prassi ormai collaudata con l'Autorità Giudiziaria, procedevano al suo arresto per atti persecutori, evitando cosi conseguenze peggiori.
Per contrastare le "stragi del sabato sera" l'Arma astigiana ha messo in campo ogni risorsa disponibile, implementando i servizi nelle zone e negli orari maggiormente interessati alla "movida", senza trascurare i momenti di maggiore traffico. Nel corso dell'anno sono state elevate 983 contravvenzioni al Codice della Strada, di cui 128 per guida in stato di ebbrezza o assunzione stupefacenti, con altrettante patenti ritirate.
Risse, atti vandalici... Identificati gli autori. Controlli sulle armi
"Questi risultati - rimarca Lando - sono stati conseguiti anche mediante l'organizzazione di mirati servizi rinforzati di controllo del territorio (66 servizi straordinari), spesso con il duplice intento di rendere, come già accennato, più sicura la circolazione stradale, ma anche di fare fronte alle criticità di ordine e sicurezza pubblica dei vari centri della Provincia. Ci si riferisce a quei fenomeni di turbamento della serenità della normale vita degli abitanti dei maggiori centri urbani del nostro territorio. Esemplificativa è stata la risposta della Compagnia di Canelli a fronte degli atti vandalici commessi in una chiesa e nell'Istituto Comprensivo "Quattro Valli" di Incisa Scapaccino, delle risse e il disturbo della quiete pubblica in via Filippetti a Canelli, e, da ultimo, del lancio di petardi negli esercizi pubblici di Nizza Monferrato durante lo shopping natalizio. In tutti questi casi, i Carabinieri di quella Compagnia sono riusciti ad identificare rapidamente gli autori di questi fastidiosi reati, per lo più minori o poco più che maggiorenni e a denunciarli, ponendo fine ai loro comportamenti illeciti.
Tante armi sul nostro territorio e, di conseguenza, tanti controlli: verificati i 1727 detentori astigiani con un incremento del 38% rispetto al medesimo periodo dell'anno passato con oltre 850 armi versate o ritirate.
Aumentate anche le pattuglie, grazie all'arrivo di nuovi militari e all'incremento dell' ordine pubblico.
" Si tratta di quei servizi a presidio di manifestazioni pubbliche, fiere, eventi sportivi (con uomini e mezzi provenienti anche dei comparti di specialità quali unità cinofile, elicotteri, artificieri, tiratori scelti, ecc.), che per l'elevato afflusso di pubblico richiedono una proporzionata presenza di forze dell'ordine. Si ricordano in particolare alcuni degli eventi che hanno caratterizzato il territorio provinciale, la visita ad Asti del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, o, sempre nel capoluogo ed aree limitrofe, l'esercitazione di Protezione Civile, le manifestazioni ciclistiche internazionali che hanno interessato la provincia, ovvero il Tour de France ed il Giro d'Italia. Nel primo caso con 45 militari e 28 mezzi impiegati, nel secondo con 70 militari 40 mezzi impiegati. Per gli eventi ciclistici con 78 militari e 35 mezzi impiegati".
Diversi anche gli incontri sul territorio con i diversi enti e con le scuole che hanno potuto "imparare" il lavoro sul campo anche sulla prevenzione e il concorso"Questioni di Karma #poteteaiutarci, grandi consigli per aiutarvi al meglio", patrocinato dalla Città di Asti e dalla Banca di Asti e destinato agli studenti delle classi IV e V delle scuole superiori per la realizzazione di opere figurative (video, foto, rappresentazioni plastiche o grafiche) e letterarie (poesia e prosa), che permettano ai giovani percorsi sul rispetto.
"Un anno tutto sommato positivo - ha concluso Lando - ma segnato dalla morte prematura del maggiore Bonfanti, una persona straordinaria".