Attualità | 28 dicembre 2024, 06:40

Filippo Pinsoglio dona un ritratto al vescovo Marco Prastaro

Un’opera d’arte che celebra la spiritualità e il talento artistico locale

Nei giorni scorsi, Filippo Pinsoglio,  pittore italiano originario di Moncalieri e residente ad Asti, ha donato un ritratto al Vescovo di Asti, Marco Prastaro. L’opera, realizzata con la tecnica del carboncino e della sanguigna, cattura con grande sensibilità ed espressività i tratti del Vescovo, celebrandone il ruolo spirituale e pastorale nella comunità astigiana.

Filippo Pinsoglio, nato nel 1956, è un artista di spicco nel panorama italiano. Dopo essersi formato tra gallerie e botteghe d'arte, ha conseguito il diploma in Doratura e Laccatura presso la Scuola Tecnica San Carlo di Torino, dando avvio a una carriera che lo ha visto esporre in numerose città italiane, tra cui Torino, Alessandria e Mantova. Iscritto alla "Società Promotrice delle Belle Arti" di Torino e Asti, ricopre anche ruoli di rilievo nella promozione artistica locale.

La sua arte, che esplora temi della tradizione popolare italiana, include cicli pittorici ispirati a capolavori come la Divina Commedia e Pinocchio. Nel 2021, è stato Maestro del Palio di Asti, realizzando i prestigiosi Drappi per l’evento.l, purtroppo non assegnati a causa del Covid. 

Più recentemente, nel dicembre 2023, Pinsoglio è stato insignito del titolo di Cavaliere "Al Merito della Repubblica Italiana", un riconoscimento che sottolinea il suo significativo contributo all'arte nazionale.

Alessandro Franco

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Viviamo in un posto bellissimo

Davide Palazzetti

Chi sono in tre righe? Ci si prova.
Partiamo dal personale: marito innamorato e padre fortunato. Tergiversando poi su info tipiche da curriculum, amo il nostro territorio. Lo vivo come nostro anche se vi arrivo da Genova nel 2003. Mi occupo di marketing territoriale e promozione turistica con la piacevole consapevolezza di quanta bellezza ci circondi. Racconto un posto bellissimo, qui e su alcuni miei gruppi Facebook, nella certezza che una delle poche vie di riscatto dell’Astigiano sia riempirlo di turisti.

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