Eventi | 25 dicembre 2024, 07:31

La Corale San Secondo festeggia i 50 anni con un concerto, domani, giovedì 26 dicembre, in Collegiata

Dopo le date ad Alba e Chieri, arriva nella sua città con l'Orchestra Melos Filarmonica di Torino

La Corale San Secondo festeggia i 50 anni con un concerto, domani, giovedì 26 dicembre, in Collegiata

La Corale San Secondo di Asti celebra quest’anno il suo cinquantesimo anniversario con un concerto di Natale che promette di essere un evento memorabile. Il programma prevede come pezzo forte il celebre Te Deum per soli, coro e orchestra di Marc-Antoine Charpentier. Questo capolavoro sarà preceduto da una selezione di brani altrettanto prestigiosi: l’Aria sulla quarta corda per orchestra di Johann Sebastian Bach, il brano barocco Laetatus sum di Francesco Michele Montalto e il Magnificat in Do maggiore per soli, coro e orchestra di Johann Christian Bach, figlio del più noto Johann Sebastian.

L’esecuzione musicale sarà affidata all’Orchestra Melos Filarmonica di Torino, mentre la parte corale vedrà la collaborazione del coro Officina Vocis di Neive, entrambi partner consolidati della Corale San Secondo nei suoi principali concerti. I solisti che si esibiranno sono la soprano Francesca Idini, la contralto Elisa Barbero, il tenore Mattia Pelosi e il basso Marco Camastra. La direzione del concerto sarà curata dal Maestro Mario Dellapiana.

Il concerto, dopo le date di Alba e Chieri, si terrà domani,  giovedì 26 dicembre alle 17 nella Collegiata di San Secondo ad Asti. L'ingresso è libero.

Redazione

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Viviamo in un posto bellissimo

Davide Palazzetti

Chi sono in tre righe? Ci si prova.
Partiamo dal personale: marito innamorato e padre fortunato. Tergiversando poi su info tipiche da curriculum, amo il nostro territorio. Lo vivo come nostro anche se vi arrivo da Genova nel 2003. Mi occupo di marketing territoriale e promozione turistica con la piacevole consapevolezza di quanta bellezza ci circondi. Racconto un posto bellissimo, qui e su alcuni miei gruppi Facebook, nella certezza che una delle poche vie di riscatto dell’Astigiano sia riempirlo di turisti.

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