Al Direttore - 24 dicembre 2024, 07:22

"Giovanni Gorgoni nuovo direttore generale ASL: un curriculum notevole"

Riceviamo e pubblichiamo la lettera dei consiglieri comunali di Asti 'Uniti si può' Bosia e Briccarello

Giovanni Gorgoni, neo direttore dell'Asl di Asti

Nominando Giovanni Gorgoni come nuovo direttore generale della Asl Asti l’Assessore Riboldi ha rispettato alcuni impegni che si era assunto con AVS in Consiglio regionale, Uniti si può e il Comitato Art. 32. Il Dott. Giovanni Gorgoni presenta un C.V. davvero sontuoso sia sul piano degli studi svolti, sia sul piano degli incarichi avuti, sia  sul piano della docenza e della formazione. 

Se a tale curriculum davvero invidiabile il dott. Gorgoni saprà unire capacità di scegliere e ricostruire una squadra, capacità di motivare un personale sanitario e amministrativo della Asl Asti che, da troppo tempo, si sente abbandonato, se avrà la capacità di individuare fin da subito le maggiori urgenze territoriali ed aggredirle e sui compiti si potrebbe scrivere a lungo, se saprà fare queste cose e se la Regione lo supporterà per le risorse umane e finanziarie, allora forse Asti, dal punto di vista della sanità potrà avere qualche speranza di rinascita. 

L’altro impegno che l’Assessore Riboldi ha rispettato è stato quello di nominare un D.G. nel segno della più totale “discontinuità con il passato”. Condicio sine qua non per la rinascita della sanità astigiana era quella di troncare con le pratiche del passato, per intenderci con le direzioni alla Boraso, oppure contrassegnate dall’inerzia e dal “laissez faire” nelle mani di taluni soggetti rispondenti più alla politica che non alla migliore amministrazione della cosa pubblica. Il dott. Gorgoni per gli incarichi ai quali finora ha adempiuto è certamente fuori da certe logiche e prassi negative. Anzi, su alcune di queste dovrà metter mano!

A questo punto non possiamo che rivolgere al dot. Gorgoni i migliori auguri per un lavoro proficuo ed incisivo improntato anche al confronto con i soggetti esterni. Ci auguriamo che il nuovo D.G. conosca al più presto il nostro territorio e ne sappia apprezzare peculiarità, specificità, bellezza e storia. Solo grazie a queste conoscenze potrà apprezzare la gente e la sua laboriosità, insomma  innamorarsi di un territorio quale unica garanzia per restarci a lungo,  anche se un curriculum notevole potrebbe chiamare da altre parti.

Vittoria Briccarello, Mauro Bosia

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