Il nuovo direttore generale dell’Asl AT sarà il 54enne Giovanni Gorgoni.
Il dirigente vanta una carriera professionale di grande rilievo nel settore sanitario, con una lunga serie di esperienze in posizioni di vertice, tra cui quella di Direttore Generale dell'Agenzia Strategica Regionale per la Salute e il Sociale (AReSS) Puglia a partire dal 2016. In precedenza, è stato anche Direttore Generale del Dipartimento Promozione della Salute, del Benessere Sociale e dello Sport per Tutti della Regione Puglia e Direttore Generale dell'Azienda Sanitaria Locale di Lecce e dell'Azienda Sanitaria Locale BT.
Oltre alle posizioni dirigenziali, Gorgoni ha maturato esperienze significative in ambito accademico, come professore a contratto di Management dei Servizi Pubblici presso l'Università LUM Giuseppe Degennaro e ha svolto attività di docenza in Lean Healthcare Management e Value Based Healthcare Management e in altre materie presso diverse università e enti di formazione.
La sua esperienza include anche ruoli di responsabilità in Aziende Sanitarie Locali come Viterbo (direttore UOC Sviluppo Organizzativo della locale azienda sanitaria) e Roma (direttore UOC Logistica Azienda Sanitaria Locale Roma E Borgo Santo Spirito), dove ha gestito aspetti legati all'organizzazione, alla logistica, al controllo di gestione e allo sviluppo organizzativo. Inoltre, ha ricoperto posizioni manageriali presso l'Istituto Clinico Humanitas, con responsabilità nella programmazione e gestione dei ricoveri e delle sale operatorie.
Gorgoni ha altresì svolto attività di consulenza per diverse aziende sanitarie pubbliche e private e partecipa attivamente a diverse organizzazioni europee che si occupano di salute pubblica. Ha inoltre partecipato all'Osservatorio Nazionale Formazione Sanitaria Specialistica e alla cabina di regia del Piano Nazionale Cronicità.
Se la nomina verrà confermata, la sua vasta esperienza e competenza nel settore della sanità pubblica lo renderebbero una figura particolarmente adatta a guidare l'ASL AT, azienda sanitaria che nell’ultimo quinquennio ha visto succedersi al proprio vertice tre direttori generali (ultimo dei quali Francesco Arena, sostituito dopo il pensionamento dalla facente funzioni Rosa Alessandra Brusco) e un commissario. Un continuo alternarsi, sia pure tra dirigenti di comprovata professionalità, che ha suscitato preoccupazioni da parti nel mondo politico e sindacale.
Le nomine
Confermato al Santa Croce Carle di Cuneo Livio Tranchida, nuova nomina all’Ordine Mauriziano di Torino Franca Dall’Occo, confermato al SS. Antonio e Biagio e Cesare Arrivo di Alessandria Valter Alpe, nuova nomina alla Maggiore della Carità di Novara, Stefano Scarpetta, confermato al San Luigi Gonzaga di Davide Minniti, nuova nomina all’Asl Al con Francesco Marchitelli, , Asl Bi confermato Mario Scipione Sanò, all’Asl Città di Torino confermato Carlo Picco, all’Asl cn1 confermato Giuseppe Guerra.
Mentre all’Asl Cn2 nuova nomina con Paola Malvasio, all’Asl No confermato Angelo Penna, all’Asl To3 nuova nomina con Giovanni La Valle, così come nuova nomina all’Asl To4 con Luigi Vercellino e all’Asl To5 Bruno Osella, nell’Asl Vco arriva Francesco Cattelan, mentre all’Asl Vc Mario Ricci, all’Azienda Zero confermato Adriano Leli. Al Regina Margherita confermato Giovanni Messori Ioli, che affianca come commissario Schael.
Thomas Schael alla Città della Salute di Torino
A Thomas Schael spetta la nuova nomina alla Città della Salute e della Scienza di Torino, cui si affianca anche quella di commissario. Una scelta su cui si è lavorato molto: “Persona su cui puntiamo molto per una svolta sulla struttura - specifica l’assessore Riboldi -. La sua mission è armonizzare i rapporti all’interno dell’azienda e quella universitaria, rilanciare la ricerca, lavorare per la costituzione del nuovo polo sanitario, lavorare sui ponti di questa azienda”.
“Mi è stato concesso - ha aggiunto - di poter articolare le scelte in maniera aperta, per allargare la platea di candidati e poter così scegliere in maniera meritocratica. Sarà una sfida titanica, in un momento in cui più di ogni altro periodo storico il servizio sanitario è messo in discussione. Saranno messi alla prova sull’attenzione che porranno sulla sanità territoriale, sulle liste d’attesa, sui nuovi ospedali, sugli investimenti del Pnrr, sull’abbattimento della spesa produttiva. Faremo meeting settimanali e mensili per avere una carta d’identità di ogni singolo direttore, solo su quello saranno giudicati. Sarò intransigente sul loro lavoro, dovrammo pubblicare le loro agende entro marzo, chi non lo fa non sarà più direttore generale”.
Le assunzioni
E sulla questione assunzioni Riboldi aggiunge: “Convocheremo l’osservatorio nell’anno nuovo per fare il punto. In alcuni casi non si è riusciti a raggiungere il risultato perché mancano i laureati. Ci sono situazioni endemiche difficili da gestire, altre su cui stiamo andando bene”.
“Sono nomine di Giunta che l’assessore ha concertato con i territori, i sindaci, le realtà universitarie, ho visto grande impegno e determinazione. C’è una buona dose di novità con profili presi all’esterno del contesto regionale, ma anche conferme con il Governo precedente” aggiunge il presidente Alberto Cirio.
A gennaio in Regione si terrà l’incontro con tutti i direttori generali.