L’ultimo consiglio comunale ha visto un acceso dibattito sulla proposta di conferma delle aliquote Imu per il 2025, con alcune divergenze tra maggioranza e opposizione, e un'ulteriore discussione sull'aumento dell'addizionale Irpef, misura che ha suscitato reazioni contrastanti.
Confermate aliquote Imu: non si aggrava il bilancio delle famiglie rispetto al 2024
Il vicesindaco Mauro Stroppiana ha aperto la seduta illustrando la proposta di confermare le aliquote IMU già in vigore nel 2024 anche per il prossimo anno, senza alcuna modifica. La motivazione principale è stata quella di garantire stabilità fiscale alle famiglie, considerate le difficoltà economiche dovute all’aumento dei costi, in particolare per energia e utenze.
La proposta è stata definita necessaria per garantire la continuità amministrativa e per rispettare le scadenze ministeriali. Il vicesindaco ha richiesto l'approvazione del Consiglio per procedere con l'adozione delle aliquote, che dovranno essere trasmesse e pubblicate secondo le normative previste.
L'intervento di Annalisa Conti, però, ha subito messo in evidenza una netta opposizione alla proposta. La Conti ha criticato la presentazione, accusando il vicesindaco di averla trattata come una mera esigenza normativa, quando in realtà si tratta di una scelta politica: “Determinare le tariffe Imu vuol dire decidere quello che i nostri concittadini pagheranno”. Secondo la consigliera, la decisione di mantenere inalterate le aliquote non è imposta dallo Stato, ma è il risultato di una scelta dell'amministrazione. Inoltre, la consigliera ha sottolineato una contraddizione nella posizione dell'attuale maggioranza, che in passato, quando era all'opposizione, chiedeva soluzioni per ridurre la pressione fiscale, mentre ora conferma le aliquote precedenti.
Il vicesindaco ha risposto alle critiche accusando Annalisa Conti di fare una politica populista. Stroppiana ha ribadito che la conferma delle aliquote rappresenta una continuità amministrativa con la precedente giunta, e che ogni critica avrebbe dovuto essere seguita dalla presentazione di emendamenti concreti, anziché limitarsi a giudizi generici: “Queste cose sono conosciute da oltre un mese. E dato che nelle file della minoranza siedono degli esperti di bilancio, perché non hanno proposto degli emendamenti?”.
La polemica si è poi spostata sul tema del coraggio politico, con il vicesindaco che ha invitato l’opposizione a confrontarsi sul piano delle proposte concrete, piuttosto che alimentare un dibattito sulle scelte già fatte.
Aumento dell'addizionale Irpef: una scelta necessaria per il bilancio comunale
La Giunta ha proposto un incremento dell’aliquota Irpef, una tassa proporzionale che colpisce i redditi, sostenendo che questa scelta sarebbe più equa, in quanto le fasce più deboli sono protette da una soglia di esenzione fissata a 7.500 euro.
Dal punto di vista pratico, l’aumento dell’Irpef comporterebbe un incremento annuo di circa 20 euro per i redditi di 20 mila euro, 50 euro per quelli di 50 mila euro, e 100 euro per i redditi di 100 mila euro. Il vicesindaco ha giustificato questa decisione come necessaria per evitare il commissariamento del Comune e per mantenere i servizi comunali, in un contesto di bilancio sempre più ristretto.
In merito, i gruppi di minoranza hanno sollevato forti obiezioni sulla legittimità dell’operazione. Secondo Conti, il bilancio presentato dalla Giunta conteneva aumenti delle aliquote che non erano stati previsti inizialmente, in quanto non compatibili con il regolamento vigente. Inoltre, ha criticato il fatto che il Revisore dei Conti avesse confermato che le aliquote erano ferme allo 0,7%, mentre la proposta della Giunta prevedeva un aumento allo 0,8%.
Annalisa Conti ha chiesto che la delibera fosse ritirata e rielaborata, in quanto, a suo parere, non rispettava le normative e le procedure previste.
In risposta alle obiezioni, il vicesindaco ha ribadito che l’aliquota Imu è stata mantenuta in linea con quella dei comuni vicini, e ha giustificato l’aumento dell'addizionale Irpef come una necessità per il buon funzionamento dell’amministrazione. Il sindaco, Roberta Giovine, ha confermato che, ove possibile, non si sarebbero fatti aumenti delle tasse, ma che le decisioni sarebbero state prese in base alle necessità del bilancio e agli investimenti previsti.