L'inceneritore? Ad Asti si decide dalla sera alla mattina. Alle 22, meno di 24 ore dalla scadenza del bando, il sindaco non sapeva ancora dirci se intendesse candidare il Comune a ospitare un mostro di cemento che brucia l'immondizia di tutto il Piemonte facendo arricchire qualche multiutility, rovinandoci la vita nel futuro prossimo, in questa terra che ha già la terza aria più inquinata d'Italia.
Consiglio comunale, tutto tranquillo, poi all’improvviso riunione di Maggioranza, nessun documento tecnico, dentro o fuori, l'inceneritore si fa o no. E lo devono decidere quei 4 consiglieri di maggioranza sfortunati che non sono già in ferie e che non sono mai più di tanto stati presi in considerazione in questi due anni.
Come è andata la ‘riunione’ a porte chiuse? Fumata bianca? Fumata nera? Fumata nera di aria inquinata a Quarto? Fumata nerissima di fratelli d'Italia che a tutti i costi spinge dalla Regione per l’inceneritore?
A pensar male verrebbe da dire che qualcuno qualcosa ha fumato per voler andarsi a prendere l'immondizia di tutto il Piemonte e bruciarla in un camino di 100 metri in mezzo alla conca dell'astigiano.
Vittoria Briccarello e Mauro Bosia - Consiglieri comunali gruppo 'Uniti si può'