Sanità - 17 dicembre 2024, 07:12

Asti "fanalino di coda" per carenza di medici specialisti: secondo la classifica del Sole 24 ore è penultima in Italia

Il presidente dell'Ordine dei medici, Claudio Lucia: "Non siamo attrattivi, manca la progettualità"

La sanità per l'Astigiano è il tasto dolente della consueta classifica annuale stilata dal quotidiano economico "Il Sole 24 ore". Se, in generale, non va male per Asti che si colloca ad un dignitoso 49esimo posto (guadagnando 6 posizioni rispetto al 2023), è la carenza di medici specialisti a "scaraventarci" alla penultima posizione (106 su 107 province prese in esame).

Il dato analizzato dal Sole riguarda una stima su 10mila abitanti e il valore astigiano scende a 20,2 rispetto a una media nazionale di 29,5.

Perché?

L'analisi del presidente dell'Ordine dei medici

È tranchant il presidente dell'Ordine dei medici, Claudio Lucia, che mette sotto esame (e sotto accusa) diversi fronti e, uno su tutti che, all'interno della Asl astigiana, mancherebbero più di un centinaio di specialisti. "Non è un'Asl attrattiva, soprattutto per i giovani, ma non parliamo dal punto di vista economico", spiega Lucia.

"Manca la progettualità, mancano attrezzature moderne, la tecnologia deve andare di pari passo con la preparazione", sottolinea il medico, ricordando anche la carenza dei servizi: dai trasporti a una foresteria. "Per esempio a Cuneo, sono state fatte foresterie per aiutare chi si ferma, chi ha bisogno di un appoggio, chi viene da fuori. Se non riusciamo a fare in modo tale che si sia un'attrattività in questo ospedale, che è un ospedale bello, di tutti i cittadini, con i medici più anziani, che sono un'eccellenza e quindi potrebbero dare il loro insegnamento ai giovani, questi non arriveranno e i risultati iniziano a vedersi con molte carenze nei reparti"

Mancano un centinaio di medici

Il professionista si lascia andare ad una riflessione sui reparti che stanno "cedendo": Dermatologia e Pediatria, ad esempio, ma anche la Dietologia che deve essere sempre più al passo con i tempi sia per i disturbi alimentari o per le diete per la disfagia, o l'Emergenza Urgenza, piuttosto che Anestesia e Rianimazione. "Mancano i progetti - rimarca ancora Lucia - per esempio la nostra Cardiologia, in questo senso è molto attrattiva e infatti  arrivano diversi giovani. Dovremmo esserlo su tutto. Per esempio siamo l'unico ospedale che non ha i robot".

Ad Asti inoltre, si è in attesa della nomina del direttore generale della Asl. "Difficile costruire se un direttore arriva poi va via dopo poco, la speranza è che stavolta possa rimanere un po' di anni -  ribadisce il presidente dell'Ordine -  Poi c'è il problema delle borse di studio, che non sono state adeguate per quanto riguarda le persone che andranno poi in pensione o che si trasferiscono e così via, per cui ovviamente non si trovano più specialisti".

Il Decreto Calabria è un decreto-legge che è entrato in vigore nel luglio 2019, ha normato la possibilità per i medici specializzandi di essere assunti a tempo determinato, con automatica conversione del contratto a tempo indeterminato al conseguimento del titolo di specialità, a partire dal 3° anno di corso di specializzazione.

"Il rischio è che si facciano gli specialisti con scarsa esperienza. La situazione è abbastanza drammatica, non c'è ricambio. E non sono i gettonisti a salvare il sistema".

Betty Martinelli