Una mostra suggestiva e "luminosa", ha aperto i battenti oggi al Museo Diocesano San Giovanni di Asti e rimarrà visitabile fino al 2 febbraio 2025.
Si tratta della personale di Isabella Böhlen-Distretti "Lo stupore della luce. La Natività tra storia e leggenda" che presenta una serie di opere ispirate a episodi narrati nei Vangeli apocrifi dell'infanzia di Gesù. Oggi pomeriggio inaugurazione, alla presenza dell'artista, dell'assessore alla Cultura, Paride Candelaresi, il direttore dello Spazio San Giovanni Stefano Zecchino e diverse autorità.
Il percorso espositivo, con il patrocinio della Provincia di Asti, del Comune di Asti e del Progetto Città e Cattedrali, sarà aperto venerdì dalle 15 alle 18, sabato e domenica 9.30-13 e 15-18; nei restanti giorni della settimana su prenotazione all’indirizzo museo@sicdat.it oppure al 351.707.7031. Possibilità di visite guidate su prenotazione.
Per tutta la durata dell'evento l'ingresso al Museo Diocesano sarà con offerta libera.
"L'idea della mostra - spiegano dal Museo - nasce in seguito al ricollocamento nel Museo Diocesano, avvenuto nell'ottobre del 2023, di una parte degli affreschi romanici provenienti dal sottotetto della stessa ex chiesa di San Giovanni da dove vennero staccati nel 1975. Tra questi lacerti, uno desta particolare curiosità. Sul pannello collocato dietro il coro ligneo di Baldino da Surso, è effigiato Gesù Bambino, riconoscibile dall'aureola con croce inscritta, mentre viene lavato in una vasca da due levatrici; poco sopra si possono individuare Giuseppe, a destra, seduto e pensieroso, e Maria, coricata a sinistra. La presenza delle due levatrici non è riportata nei vangeli secondo Luca e secondo Matteo (gli unici vangeli canonici, lo ricordiamo, che raccontano i fatti collegati alla nascita di Gesù); la si ritrova, invece, nei vangeli apocrifi, in particolare il Protovangelo di Giacomo (II secolo) e il Vangelo dello Pseudo-Matteo (VIII-IX secolo)".
I vangeli apocrifi della Natività e dell'Infanzia, contribuirono a plasmare molte delle immagini tradizionali legate al presepe che oggi consideriamo imprescindibili, come la grotta di Betlemme, la presenza del bue e dell'asinello e i racconti sui Magi. Essi rappresentano una finestra unica sulla vivacità di fede e sulla pietà delle prime comunità cristiane orientali, offrendo spunti preziosi per comprendere come il mistero della nascita di Cristo sia stato interpretato e raccontato nei secoli.
Isabella Boehlen-Distretti
Nata a Milano, frequenta il liceo artistico di Brera, trasferita a Losanna si dedica in modo particolare alla serigrafia. A questo periodo segue un lungo soggiorno in Germania dove approfondisce lo studio dell'"arte come terapia", esplora le potenzialità di questa come mezzo di indagine e conoscenza di noi stessi. Si dedica poi alla realizzazione di opere con la "tecnica del Raku". Tornata in Italia risiede nell'Astigiano e si diploma in Pittura all'Accademia Albertina di Belle Arti di Torino.
L'artista è stata coinvolta nella libera scelta e illustrazione di una serie di episodi tratti da questi testi così particolari, per arrivare all'edizione di una piccola antologia figurata che sarà distribuita per tutta la durata della mostra.
Ha selezionato tredici passi tratti dal Protovangelo di Giacomo, dal Vangelo arabo dell'infanzia di Gesù (VIII-IX secolo) e dal Vangelo dello Pseudo-Matteo, a cui si aggiungono un Prologo e una riflessione conclusiva sulla necessità di una ricerca spirituale che non sia mai sazia dei risultati raggiunti e che scenda il più possibile in profondità.