Si è conclusa oggi l'ottava edizione dell'Ecoforum per l'Economia Circolare di Legambiente Piemonte e Valle d'Aosta, un appuntamento che quest'anno ha messo in luce alcuni preoccupanti segnali per la gestione dei rifiuti nella regione.
Alice De Marco, presidente di Legambiente, lancia l'allarme: nel 2023 la produzione di rifiuti è aumentata di 31.600 tonnellate rispetto al 2022, pari all'intera produzione di un comune da 50.000 abitanti. Un dato significativo che stride con il continuo calo demografico regionale in atto dal 2013.
La raccolta differenziata mostra progressi minimi, passando dal 67,07% del 2022 al 67,9% del 2023, un incremento pressoché irrilevante considerando che il nuovo Piano Regionale (PRUBAI) si prefigge di raggiungere l'82% entro il 2035.
Un altro dato preoccupante riguarda i Comuni Rifiuti free, scesi dai 158 del 2022 ai 150 del 2023. Un calo che, seppur contenuto, solleva interrogativi sulla capacità dei territori di mantenere gli standard di raccolta e riciclo.
Nell'Astigiano sono solo 7 i comuni rifiuti free: Corsione (57), Mombaldone (65), Cantarana (!!3), Belveglio (129), Mombercelli (136), Villafranca (143), San Paolo Solbrito (148).
La provincia di Asti con 68,9% (leggermente inferiore all’anno passato) supera di un punto percentuale l’RD media Regionale. Similmente alla Provincia di Alessandria anche per Asti si evince come la gestione dei rifiuti necessiti di un’ottimizzazione. Anche in questo caso i Comuni che non rientrano nel valore soglia di “≥65% dell’RD” sono in numero nettamente inferiore rispetto a quelli che lo rispettano, fungendo da limite a tutta la Provincia. La provincia di Asti ha una percentuale media di RD inferiore a quella regionale con un valore di 66,48%.
L'Ecoforum ha affrontato diverse tematiche cruciali. Un focus importante è stato dedicato ai Comuni turistici, dove i forti flussi turistici complicano la gestione dei rifiuti. Sono emerse proposte innovative, come nuove modalità di calcolo degli abitanti equivalenti e sistemi di raccolta più efficaci.
Sul fronte dei rifiuti elettronici (RAEE), i dati sono allarmanti. Secondo Giorgio Arieti di Erion, circa il 50% dei RAEE prodotti in Italia non seguono i canali corretti di smaltimento, finendo spesso in circuiti illegali che li esportano in Nord Africa o nei Paesi Balcanici.
Significative le esperienze di economia circolare presentate, come il nuovo polo di Gruppo Vergero a Venaria Reale, un hub di oltre 46.000 mq con capacità di gestire 45.000 tonnellate di rifiuti all'anno, puntando su innovazione e recupero di materiali.
La giornata si è conclusa con la premiazione dei Comuni Rifiuti Free, che quest'anno vedono una flessione, confermando la necessità di un rinnovato impegno verso pratiche di sostenibilità ambientale.
Un messaggio chiaro emerge dall'Ecoforum: l'economia circolare richiede un impegno costante, investimenti in tecnologia e una nuova consapevolezza nella gestione dei rifiuti. Le istituzioni piemontesi sono chiamate a un deciso cambio di passo per centrare gli ambiziosi obiettivi prefissati.
QUI i dati completi.