L'Associazione Zoofila Astigiana (AZA) continuerà a gestire il canile municipale di Asti per i prossimi cinque anni. Come emerso dalla recente delibera comunale, l'associazione si è aggiudicata l'affidamento della struttura di Località Quarto Inferiore fino al 31 dicembre 2029, ottenendo 79 punti su 100 nella valutazione della commissione esaminatrice.
La decisione giunge al termine di una procedura di selezione pubblica, indetta nell'ottobre 2024, alla quale AZA si è presentata come unica candidata. L'associazione, che già gestiva il canile in precedenza - come documentato nel nostro reportage dello scorso agosto (leggi QUI) - proseguirà quindi il suo impegno nella gestione della struttura che attualmente ospita circa 70 cani e alcuni gatti.
Il canile municipale, dotato di ambulatori, uffici, sale di ricovero riscaldate e un'area sanitaria, rappresenta un punto di riferimento fondamentale per il territorio astigiano nella tutela degli animali abbandonati. La struttura dispone di 40 box in cemento, 20 box singoli e tre aree di sgambamento, configurandosi come un centro all'avanguardia per l'accoglienza e la cura degli amici a quattro zampe.
L'affidamento, che decorrerà dal 1° gennaio 2025, garantirà la continuità di un servizio essenziale per la comunità, confermando la fiducia nell'operato dell'AZA che da anni si dedica con professionalità alla gestione del canile comunale.
Ciò che colpisce è il cambiamento nella tipologia degli ospiti negli ultimi anni. Come evidenziato nel nostro articolo, non si tratta più solo del "classico cane da pagliaio": oggi la struttura accoglie sempre più meticci di razze impegnative come pastori tedeschi, pitbull, dogo argentino e cane corso, richiedendo una gestione più complessa e specializzata.
Le ragioni degli abbandoni sono molteplici: dalle allergie dei bambini ai problemi di salute dei proprietari, dalla perdita di familiari alla semplice inadeguatezza delle aspettative iniziali.
Un fenomeno preoccupante è quello delle "adozioni a scatola chiusa", con persone che adottano cani da altre regioni senza conoscerli, trovandosi poi in difficoltà nella gestione di eventuali problemi comportamentali.