Ieri pomeriggio, l’Aula Magna del Liceo Classico “V. Alfieri” ha ospitato un corso di formazione dedicato all’inclusione scolastica e sportiva, dal titolo “Sport, Disabilità e Inclusione”. Organizzato dall’Ufficio Scolastico Territoriale di Asti, sotto la guida del referente per l’educazione motoria, salute e benessere Federico Rasero, l’evento ha offerto strumenti e strategie utili per integrare ragazzi con disabilità e normotipici in contesti educativi e sportivi.
Il corso ha visto la partecipazione di tre esperte del settore: Cristina Dellaferrera, psicologa e analista comportamentale; Debora Soffiati, terapista della neuro e psico-motricità dell’età evolutiva; e Jessica Franco, docente di sostegno. Con un approccio pratico e coinvolgente, le relatrici hanno offerto ai partecipanti – tra cui docenti di scienze motorie e sportive, insegnanti di sostegno ed educatori, anche provenienti dalla provincia di Alessandria – una visione concreta e attuabile dell’inclusione.
Ad aprire l’incontro, i saluti della dirigente dell’Ufficio Scolastico Territoriale di Asti, Laura Bergonzi, portati da Federico Rasero, che ha inoltre ringraziato la preside del liceo, Maria Stella Perrone, per l’ospitalità. Nel suo intervento introduttivo, il neo-referente ha sottolineato l’importanza di includere e non solo integrare i ragazzi con disabilità, rendendoli parte attiva delle attività scolastiche e sportive: “Non basta accoglierli, bisogna renderli protagonisti insieme agli altri.”
Il percorso formativo ha preso il via con l’intervento di Cristina Dellaferrera, che ha affrontato il tema dei disturbi del neurosviluppo, condizioni che esordiscono entro i 5 anni e influenzano negativamente il funzionamento personale, scolastico e sociale dei ragazzi. La psicologa ha fornito una panoramica sui principali disturbi e sulle metodologie per affrontarli in ambito educativo, offrendo spunti concreti agli insegnanti.
Jessica Franco, docente di sostegno presso l’Istituto Carlo Alberto di Nizza Monferrato, ha posto l’attenzione su cosa significhi realmente inclusione e come tradurla in pratica. “Ogni bambino è unico e irripetibile, e il suo contributo alla comunità è prezioso”, ha spiegato, ribadendo la necessità di adottare strategie didattiche personalizzate e un costante lavoro relazionale ed empatico.
Debora Soffiati ha poi illustrato un approccio operativo per creare lezioni inclusive, basato su tre passaggi fondamentali:
1. Conoscere le diagnosi e i punti di forza e debolezza dei ragazzi.
2. Adattare le attività, semplificando e facilitando secondo le loro esigenze.
3. Stimolare l’apprendimento attraverso la ripetizione dei movimenti: “Stimolo più ripetizione equivale ad apprendimento.”
La parte pratica del corso ha coinvolto i partecipanti nella creazione di strumenti inclusivi come le agende visive e la token economy, utili per supportare i ragazzi con disabilità nel raggiungimento degli obiettivi. Sotto la guida delle tre esperte, i docenti hanno potuto sperimentare direttamente come progettare materiali efficaci per le loro attività didattiche.
A conclusione della giornata, Federico Rasero ha voluto lasciare ai presenti una riflessione profonda, citando la frase di una celebre canzone di De Andrè: “Prova tu ad avere un mondo nel cuore non riesci ad esprimere con le parole.” Un monito a ricordare le difficoltà comunicative di molti ragazzi con disabilità, ma anche il loro immenso valore e la loro capacità di arricchire chi li circonda.
Un corso che non ha solo formato, ma anche ispirato: un passo importante per abbattere le barriere e costruire una scuola e uno sport davvero per tutti.