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Cultura e tempo libero | 08 dicembre 2024, 10:45

Al teatro Alfieri Puccini rivive in un caleidoscopio di danza e musica: l'opera che travalica i confini dell'arte

Sabato prossimo dodici protagoniste raccontano le eroine immortali del più grande compositore italiano

Ph Andrea Macchia

Ph Andrea Macchia

Sabato 14 dicembre alle 21 al Teatro Alfieri di Asti arriva “Puccini Dance Circus Opera” di Compagnia blucinQue uno spettacolo in cui teatro, danza, musica dal vivo, opera lirica e circo contemporaneo dialogano e si intrecciano sulla scena, per creare una nuova opera in occasione dell’anno dedicato a Giacomo Puccini, tra i più grandi compositori musicali di sempre.

Puccini Dance Circus Opera, per coro di corpi e strumenti è un progetto che nasce da una co-produzione tra blucinQue e Orchestra della Toscana ed è sostenuto dal Centro nazionale di produzione blucinQue Nice. Porta in scena dodici protagonisti, con un cast quasi completamente al femminile (6 performer, un trio d’archi, una musicista di elettronica e violoncello, una voce, con la direzione della coreografa e una direttrice d'orchestra), un’orchestra di 37 musicisti, facendo emergere le caratteristiche di cinque icone femminili delle opere del compositore: Manon Lescaut (1883); La Bohème (1896); Tosca (1900); Madame Butterfly (1904); e Turandot (1926).

La regia e la coreografia sono curate da Caterina Mochi Sismondi, ideatrice dello spettacolo; in scena Elisa Mutto (Madama Butterfly), Sara Frediani (Tosca), Marta Alba (Turandot), Iolanda del Vecchio (Manon Lescaut), Rocio Belen Reyes Patricio (Mimi), con Ivan Ieri e Michelangelo Merlanti, voce e corpo di Puccini; mentre il lavoro sulla musica elettronica è a cura della compositrice e violoncellista Beatrice Zanin, che dirige il trio d’archi con Irene Dosio, Maria Sandu, Nadia Marino.

Non solo: il femminile è anche dietro le quinte; infatti, a sostegno del progetto c’è una rete di imprese guidate da donne o che all’universo femminile dedicano un focus strategico. Sono Xerjoff, main supporter; Sargomma Società Benefit, Mattioli, Fresia alluminio, BLE&Associates SRL, Emporio Vegetale, CAMS, Fantolino, Nove e Synergie Italia.

Teatrodanza, circo contemporaneo e musica live si incontrano in un dialogo, per un coro di donne in movimento, ispirate alle figure femminili di Puccini, come portatrici di talento e capaci di scegliere e agire per affermare la propria personalità, i propri sogni e i propri ideali. Donne che cedono alle debolezze, rimangono spiazzate dalle lotte e dalle vertigini della vita e amorose, e cadono per poi rialzarsi e reagire per trasformare l’ambiente, trovare nuove prospettive e affrontare le sfide che si presentano per potersi rinnovare attraverso il lavoro del corpo in scena.

Dalle opere del compositore, a volte criticato per il suo approccio al mondo femminile e nella sua vita privata, non emerge una tipologia di donna, ma un intero universo collegato e che ruota intorno alle protagoniste. Lo sguardo pucciniano le rende non più solo eroine, ma creature terrene, che vivono gli imprevisti della quotidianità; donne chiamate a scegliere, a volte a un bivio, e sempre in cerca di una soluzione, anche drammatica, che possa fare emergere forza e valore.

Una rivisitazione artistica in chiave contemporanea, perché il movimento e l’uso dello spazio in questo “coro di corpi” supera il canto a favore delle partiture musicali che vengono modellate con suoni dell’ambiente e a volte scorci di testo interpretati dall’attore Ivan Ieri o arie. L’opera si struttura in coreografie aeree e terrene, in un atto liberatorio del corpo che vuole emergere privo di costrizioni danzando. Così le donne si sostengono, cadono e si rialzano, si preparano, viaggiano nel tempo, tra passato presente e futuro, e nello spazio scenico si spostano come un’onda che di volta in volta fa affiorare caratteristiche, segni, luoghi e personalità delle cinque figure, da Manon a Cio Cio San, da Mimì a Tosca a Turandot. Queste immagini femminili non sono solo icone della scena pucciniana, ma anche la trasposizione di donne conosciute da Puccini, storie di mondi che ancora oggi fanno riflettere e portano l’attenzione sull’identità femminile del nostro tempo.

“La volontà è quella di parlare intimamente al pubblico per portarlo in un viaggio visionario”, commenta Caterina Mochi Sismondi, direttrice artistica della Compagnia blucinQue e regista e coreografa dello spettacolo. “Lavorare su Puccini è stato un invito a cogliere nelle sue donne il coraggio di osare, il talento, la capacità di reagire e agire per tutelare la propria identità e i propri diritti, e questi focus vengono portati sulla scena attraverso una modalità espressiva che vuole, nella sintesi delle arti e con la forza della danza e del movimento, percorrere una strada innovativa, celebrando la tradizione culturale e l’importanza di queste opere del maestro Puccini attraverso una riflessione del compositore. stesso in scena ad uno scrittoio"

Uno spettacolo onirico e avvolgente, dove la musica classica incontra la musica contemporanea ed elettronica della compositrice Beatrice Zanin; il teatro e la danza si sposano anche con la dimensione del circo contemporaneo: le azioni sceniche divengono così spiazzanti e in continuo fluttuare tra terra e cielo, con un filo drammaturgico che, in modo impercettibile, tiene unite le cinque opere di Puccini nel dialogo tra le diverse discipline e la rivisitazione di alcuni dei libretti di Puccini.

Gli allestimenti scenografici richiamano un vecchio teatro o una sala concerto di una reggia in decadenza, come un luogo sospeso nel tempo. Ogni elemento scenico diventa interattivo e dinamico, niente rimane stabile e uguale a se stesso, oggetti di scena, come un video che diventa quadro cangiante, attrezzi, parole e corpi danzano in diverse direzioni acquisendo nuovo significato, nella ricerca della libertà anche attraverso il volo, pur andando alla ricerca di segni riconoscibili e classici che sono base dell’estetica di blucinQue, dove tutto trova il modo di essere danzato e reinterpretato, insieme alle composizione di luci, curate con Massimo Vesco, light designer dei lavori di Compagnia.

Biglietti: 23 euro intero platea, barcacce, palchi (20 euro ridotto), 18 euro intero loggione (15 € ridotto). 

Le riduzioni sono valide per: iscritti FAI, possessori abbonamento Musei Piemonte e Valle d’Aosta, abbonati alle stagioni 2024/25 a cura di Piemonte dal Vivo, under 25, over 65, possessori Kor Card e tessera Biblioteca Astense. Speciale riduzione 13 € per gli allievi delle scuole di danza, musica e circo. Biglietti disponibili online su www.bigliettoveloce.it 

La biglietteria è aperta il martedì e il giovedì dalle 10 alle 17 e nel giorno di spettacolo a partire dalle 15 fino a inizio rappresentazione. 

Informazioni tel. 0141.399057 nei giorni e orari sopra indicati. 

www.teatroalfieriasti.it 

Redazione

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