Cultura e tempo libero | 07 dicembre 2024, 18:51

Il presepe di Anna Rosa Nicola diventa un libro: un racconto di arte e memoria

Un volume e una nuova installazione all'Abbazia di Vezzolano celebrano la creatività di una restauratrice d'arte

Il presepe di Anna Rosa Nicola

Il presepe di Anna Rosa Nicola

Domani alle ore 15, l'Abbazia di Vezzolano ospiterà un doppio appuntamento dedicato al Presepe di Anna Rosa Nicola, artista e restauratrice di Aramengo divenuta ormai un punto di riferimento nel panorama delle installazioni artistiche natalizie.

L'evento celebrerà l'inaugurazione di un nuovo allestimento del Presepe, che quest'anno si propone più ampio e ricco, arricchito da nuove miniature di personaggi e ambienti. Dopo aver attratto oltre 15 mila visitatori negli anni passati, l'installazione punta a superare ancora una volta i propri record di pubblico.

Accanto al Presepe, verrà presentato un volume edito da Gente & Paesi Edizioni, in collaborazione con Fondazione Ara, Associazione Guido Nicola e La Cabalesta. Il libro, che si sviluppa su cento pagine e include ben 140 fotografie, rappresenta un viaggio intimo nel mondo creativo di Anna Rosa Nicola.

Con un'attenzione particolare ai dettagli, l'artista racconta i suoi personaggi, i ricordi che hanno ispirato le sue realizzazioni e i materiali utilizzati, rigorosamente di recupero. I testi di Carlo Cerrato, curatore dell'edizione, arricchiscono ulteriormente il volume con approfondimenti e contestualizzazioni.

Un'occasione unica per scoprire come un Presepe possa diventare molto più di una semplice rappresentazione della natività: un vero e proprio specchio dell'anima, capace di raccontare storie, emozioni e memorie attraverso l'arte del recupero e della creatività.

L'appuntamento è per domani alle ore 15 all'Abbazia di Vezzolano, un luogo simbolico che farà da cornice a questo evento che celebra tradizione, arte e memoria.

Redazione

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Viviamo in un posto bellissimo

Davide Palazzetti

Chi sono in tre righe? Ci si prova.
Partiamo dal personale: marito innamorato e padre fortunato. Tergiversando poi su info tipiche da curriculum, amo il nostro territorio. Lo vivo come nostro anche se vi arrivo da Genova nel 2003. Mi occupo di marketing territoriale e promozione turistica con la piacevole consapevolezza di quanta bellezza ci circondi. Racconto un posto bellissimo, qui e su alcuni miei gruppi Facebook, nella certezza che una delle poche vie di riscatto dell’Astigiano sia riempirlo di turisti.

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