Nuovo capitolo nella battaglia tra diversi mercatali del mercato unificato di piazza Campo del Palio e l'Amministrazione cittadina. In un duro comunicato stampa gli ambulanti sollevano diverse accuse contro l'assessore Mario Bovino e il dirigente Saracco, accusandoli di aver tradito gli accordi presi e di mirare a "distruggere il mercato".
Motivo del contendere, i mercati straordinari del mese di dicembre, in vista del Natale.
Tutto inizia con una richiesta degli ambulanti di gestire le domeniche di dicembre in modo innovativo. "Avevamo proposto - si legge nel comunicato, «un modello di partecipazione aperto sia agli operatori del mercoledì che a quelli del sabato, con una pre-adesione vincolante per creare un mercato più compatto e attrattivo".
L'Amministrazione, inizialmente, sembrava accogliere con favore la proposta. "Durante l'ultima consulta, lo stesso assessore Bovino non solo ha dato il suo benestare, ma ha addirittura suggerito di estendere il modello ai mercati anticipati del 24 e 31 dicembre"
"Non abbiamo nascosto la nostra soddisfazione quando l'Amministrazione ha dato il suo benestare alle nostre proposte", dichiarano gli ambulanti. "Ma nulla di quanto promesso si è realizzato. Anzi, sembra che l'unico obiettivo sia recuperare più posteggi auto a danno degli operatori".
Gli ambulanti denunciano un rapido capovolgimento della situazione: "Abbiamo appreso dei cambiamenti prima da una circolare della dottoressa Martinotti e poi dai quotidiani locali", dichiarano amareggiati.
"Ci siamo trovati di fronte a provvedimenti che nulla avevano a che fare con quanto concordato - proseguono - l'impressione è che l'unico obiettivo fosse recuperare più posteggi auto, a scapito degli operatori del mercato".
La situazione è degenerata al punto che gli stessi proponenti del progetto originario denunciano il fatto che si sono visti costretti a richiedere l'accesso agli atti per ottenere l'elenco degli aderenti. Il comunicato solleva anche un'ipotesi: il possibile trasferimento del mercato al Pilone, un'eventualità che aleggia come uno spettro sulla vicenda. "Dopo due anni di false promesse - tuonano gli ambulanti - ci chiediamo se questo sia il reale obiettivo".
L'attacco più duro è riservato al sindaco, tradizionalmente presentato come garante degli impegni presi. "È davvero a conoscenza di quanto sta accadendo? O è un complice silente d'accordo con la distruzione del mercato di Asti?"