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Cronaca | 05 dicembre 2024, 08:33

Agliano: badante indagata per truffa a danno degli anziani che assisteva

La donna, che avrebbe sottratto indebitamente oltre 170.000 euro, deve rispondere di circonvenzione di incapace

L'attività  è stata svolta congiuntamente da carabinieri e guardia di finanza di Canelli

L'attività è stata svolta congiuntamente da carabinieri e guardia di finanza di Canelli

A pochi mesi dalla condanna a 5 anni di Anca Erogov, badante rumena accusata di circonvenzione di incapace a danno di una ottuagenaria di Castagnole delle Lanze che le era stata affidata (CLICCA QUI per rileggere l'articolo), la Procura della Repubblica presso il Tribunale di Asti ha autorizzato la diffusione di una notizia relativa un episodio analogo.

Il fatto - emerso nell'ambito di una serie di attività congiunte della Compagnia Carabinieri e della Tenenza della Guardia di Finanza di Canelli, volte a contrastare truffe e raggiri in particolare a danni di anziani e disabili - ci porta ad Agliano Terme, dove una collaboratrice domestica di origine albanese, 47enne, è accusata di aver approfittato della propria posizione per manipolare psicologicamente i membri di una famiglia fragile presso cui lavorava. Sfruttando la fiducia e la dipendenza creatasi nel rapporto di assistenza domiciliare, la donna avrebbe ottenuto indebitamente oltre 170.000 euro. Oltre a mantenere gli anziani a lei affidati in condizioni igienico-sanitarie decisamente precarie, come accertato dal personale dei Servizi Sociali intervenuti a margine delle perquisizioni effettuate nel corso delle indagini.

Indagini e misure cautelari

Le indagini congiunte svolte da carabinieri e finanzieri hanno consentito di raccogliere a suo carico prove significative del reato di circonvenzione di incapace, aggravato dall’abuso della relazione domestica e dall’ingente danno economico arrecato. A fine novembre, l’autorità giudiziaria ha disposto specifiche misure cautelari nei confronti dell'indagata, tra cui il divieto di dimora ad Agliano Terme e il divieto di avvicinamento alle vittime, monitorando il rispetto di questi divieti con un braccialetto elettronico.

Va inoltre rimarcato che, nel corso delle già citate perquisizioni, sono stati rinvenuti e sequestrati documenti che confermano l’appropriazione indebita e parte dei fondi sottratti è stata vincolata. Questa operazione dimostra l’efficacia della cooperazione tra le due forze di polizia, impegnate a garantire la sicurezza della collettività e, in particolare, delle fasce più fragili.

La rapidità e l’efficacia delle indagini hanno permesso di interrompere ulteriori danni economici e morali alle vittime, restituendo loro serenità e sicurezza. Questo caso conferma l’impegno congiunto di Carabinieri e Guardia di Finanza nella protezione del territorio e dei suoi cittadini, con un’attenzione speciale per chi è più vulnerabile.

Gabriele Massaro

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