I consiglieri comunali di minoranza, Mario Malandrone, Massimo Cerruti, Gianfranco Miroglio, Vittoria Briccarello, Mauro Bosia, Roberto Vercelli, Roberto Migliasso, Valter Saracco, Michele Miravalle, Maria Ferlisi, Luciano Sutera e Paolo Crivelli, hanno espresso preoccupazione per i lavori in corso su Via Atleti Azzurri Astigiani e Via Gerbi. Secondo i consiglieri, entrambi i progetti presentano criticità che necessitano di chiarimenti da parte dell'Amministrazione Comunale.
Per quanto riguarda via Atleti Azzurri Astigiani e via Gerbi, strade cruciali per la viabilità cittadina in quanto bypass di corso Torino e corso Don Minzoni, i consiglieri sottolineano come, nonostante l'avvio dei lavori finalizzati a migliorare le condizioni delle rispettive strade, la situazione del manto stradale non sia migliorata. Anzi, i rattoppi successivi agli scavi per la posa dei sottoservizi, anziché migliorare la situazione preesistente, avrebbero aggravato il dissesto del fondo stradale, compromettendo la sicurezza di automobilisti, motociclisti e ciclisti e creando disagio per residenti e utenti.
I consiglieri si interrogano, quindi, sui tempi di completamento dei lavori, sulla tipologia di sottoservizi interessati, sui controlli di qualità effettuati sui rattoppi e sulla valutazione dell'impatto dei lavori sul traffico e sulla sicurezza dei cittadini. Inoltre, chiedono se sia previsto un piano di monitoraggio dell'efficacia dei rattoppi e se l'Amministrazione abbia in programma un rifacimento completo del manto stradale al termine dei lavori, considerata la già citata importanza strategica di queste vie per la viabilità cittadina.
Il solo Malandrone (Ambiente Asti) ha diffuso un secondo documento relativi gli interventi effettuati al parco Lungo Borbore, intervento presentato nel maggio scorso dall'assessore regionale Marco Gabusi (CLICCA QUI per rileggere l'articolo), dove i lavori di rimozione della vegetazione, effettuati con mezzi meccanici direttamente dal letto del fiume, avrebbero causato, a detta del consigliere, danni significativi non solo agli alberi da abbattere, ma anche alla sponda e alla vegetazione circostante. L'intervento dei volontari del parco avrebbe, in corso d'opera, allertato operai e amministrazione sulle modalità invasive utilizzate, portando a una modifica del piano di azione e al salvataggio di alcune piante.
Malandrone, pur riconoscendo l'importanza di interventi per la sicurezza idraulica, si interroga sulle linee guida seguite per la rimozione della vegetazione, sui criteri utilizzati per distinguere ciò che doveva essere abbattuto da ciò che poteva essere preservato e sulla supervisione dei lavori e delle modalità operative adottate. Il consigliere chiede inoltre se il Comune monitori gli interventi previsti da AIPO e se abbia concordato con quest'ultima cosa abbattere e cosa no, auspicando un ruolo più attivo dell'Amministrazione nella supervisione dei lavori. Infine, chiede se sia stata effettuata una valutazione di impatto ambientale prima dell'inizio dei lavori e se siano previsti interventi di ripristino ambientale o di rinverdimento delle aree interessate.