Un calo fisiologico delle cooperative e delle discipline economiche del territorio di Alessandria e Asti, ma un clima generale di fiducia nel futuro della cooperazione.
Questa mattina in Camera di Commercio ad Alessandria sono stati presentati i risultati dell'indagine sulle cooperative di Alessandria e Asti alla presenza di Confcooperative Piemonte Sud, Legacoop Piemonte, AGCI (Associazione generale cooperative Italiane) Piemonte.
Al centro del dibattito l'occupazione, il reperimento di personale, l'intelligenza artificiale, la transizione digitale, aspetti ESG (Environmental, Social, Governance che permettono di avere una visione completa della capacità delle imprese di generare nuovo valore e della loro esposizione ai rischi.
Il presidente della Camera di commercio Alessandria Asti, Gian Paolo Coscia ha spiegato che "è emerso un calo fisiologico delle cooperative e delle discipline economiche del territorio. Molte si sono accorpate. La cooperazione è un'economia importante del territorio; cooperando con gli stessi obiettivi si raggiungono importanti risultati e ci auguriamo che il sistema cooperativistico cresca sempre più".
Il presidente, che ha rimarcato come "tante multinazionali sono in crescita e operano sul territorio", ha annunciato che l'indagine sarà proseguita.
I dati astigiani
Nel 2024 sono nate in provincia di Asti 241 imprese e ne sono cessate 167, con un saldo positivo di +74 imprese. Il dato porta a 22.129 imprese registrate a fine settembre 2024 Per quanto riguarda le imprese cooperative sono 747 tra Alessandrino e Astigiano, in particolare sul nostro territorio sono 229 e rappresentano l'1% del totale imprese di Asti.
Le forme giuridiche più consistenti sono le società cooperative che rappresentano l'84% di quelle astigiane.
Differenze notevoli nelle due province per la distribuzione settoriale: per Asti "la fa da padrone" il settore dell'agricoltura con 61 imprese, mentre la sanità e assistenza sociale è al secondo posto con 34 imprese.
Non si nega un certo calo delle cooperative che scendono di 179 su tutto il territorio (Ad Asti - 25,4%).
Capitolo a parte per gli addetti del settore che, nel periodo 2020 - 2024 sono calati del 10,4%, ma, in particolare nell'Astigiano, sono cresciuti del 3,5%, mentre ad Alessandria sono scesi del 15,3%, portando nel 2024 gli addetti totali in imprese astigiane a 3922.
Sono 8 le cooperative giovanili ad Asti, 175 su entrambi i territori le cooperative femminili, 71 quelle straniere che rappresentano il 9,5% del totale delle cooperative. Analizzando i dati emerge un peso differente sul totale: ad Asti le cooperative straniere pesano per il 15,7%, mentre ad Alessandria solo il 6,8%
Barbara Daniele presidente LegacoopSociali Piemonte, sottolinea: "I dati confermano fatturato e occupati. Un effetto di aggregazione, sarebbe interessante capire i processi non solo di cancellazione. Ad Asti la prevalenza di imprese straniere fa parte del lavoro di valorizzazione svolto dalla Prefettura".
L'importanza dei giovani come "elementi su cui investire per la cooperazione", è stata sottolineata da Pietro Cavallero direttore Confcooperative Piemonte sud
Edoardo Battaglia vicepresidente vicario Agci spiega: "Queste analisi sono preziose e stimolanti per andare verso il futuro".
Un piccolo focus sul caporalato piaga sociale soprattutto in agricoltura ha rimarcato che le cooperative svolgono controllo sui contratti ma che non hanno possibilità di vigilanza.