C’è voluta l’interpellanza di "Uniti si può" per programmare il rifacimento di almeno una parte di via al Duca. I cittadini che malauguratamente, ma obbligatoriamente, si trovano a dover passare da una comoda via che ha il pregio di ridurre il traffico su via dell’Arazzeria, trovano un manto stradale impercorribile e pericoloso. Da anni i cittadini segnalano al Comune una situazione pericolosa per mezzi e camminatori. Le fotografie sono la palese e incontestabile situazione che, di anno in anno, non fa che peggiorare.
Dopo tanta attesa sindaco Rasero e assessore Morra ci hanno risposto dicendo che la Giunta comunale ha approvato un progetto esecutivo per interventi di manutenzione straordinaria delle strade urbane ed extraurbane che ricomprende anche il rifacimento dell’asfaltatura di un tratto di Via al Duca.
Sorgono spontanee alcune considerazioni, anche in considerazione della problematica generale relativa alle asfaltature urbane ed extraurbane del Comune di Asti. Che la situazione sia pessima ovunque è sotto gli occhi di tutti. Centro città, periferie e frazioni presentano uno stato di degrado che mette a dura prova pneumatici, ammortizzatori e, per i marciapiedi, suole delle scarpe di chi non è motorizzato. Uscire a far due passi, commissioni, o spesa è diventato un incubo per le persone anziane, spesso vittime di cadute proprio a causa di tale degrado.
Quando si legge che per asfaltare occorre pomposamente predisporre un progetto esecutivo si capisce il perché di tanto degrado, lentezza, tempi biblici di esecuzione e, come se tutto ciò non bastasse, rifacimento solo di un tratto di una via come nel caso di via al Duca. Ci si chiede, visto che si procede per un solo tratto, se via al Duca abbia la lunghezza di corso Savona o corso Don Minzoni, no, la lunghezza è inferiore al chilometro. Mezzi, uomini, materiali portati in loco per effettuare solo una parte del lavoro. I cittadini avranno un tratto rifatto e un tratto ancora caratterizzato da buche e mancanza di asfalto. Quando anche il secondo tratto sarà riasfaltato sarà già ora di riporre mano al primo tratto. C’è da chiedersi perché chi opera e agisce in un modo così ‘poco pratico’.
Nell’attesa vana che qualche cosa cambi ci impegniamo a continuare a segnalare il disastro di una città colabrodo, sicuramente per quanto riguarda gli asfalti.
Vittoria Briccarello e Mauro Bosia - Gruppo consiliare "Uniti si può"