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Eventi | 30 novembre 2024, 20:16

Assegnato a Pippo Sacco “Urdin d’la péra” 2024

Figura poliedrica attiva da decenni in più ambiti, dal Palio alle Sagre, presiede anche la Società di Studi Astesi

Nell'immagine, da sinistra a destra: il presidente Massimo Martinengo e Simona Graziano degli Amis d’la Pera, Carlo Massarini, Pippo Sacco e Angelo Branduardi

Nell'immagine, da sinistra a destra: il presidente Massimo Martinengo e Simona Graziano degli Amis d’la Pera, Carlo Massarini, Pippo Sacco e Angelo Branduardi

L'“Urdin d’la péra” - prestigioso riconoscimento conferito agli astigiani che si sono distinti nel lavoro, nell’arte, nella cultura, nello sport e che hanno dimostrato umana bontà e benemerenze sociali - quest'anno è stato assegnato a Pippo Sacco. 

Già funzionario comunale e giornalista dai primi anni '60, Sacco si è sempre speso in molteplici modi per la collettività. E' stato uno dei principali responsabili del Festival delle Sagre dalla sua prima edizione nel 1974, ricoprendo questo ruolo per 32 anni, e per 25 anni è stato cerimoniere nell’Ordine dei Cavalieri di Asti e del Monferrato. 

Autore di diverse pubblicazioni su Asti, è commendatore della Repubblica e insignito dell’Ordine di San Secondo. Inoltre ha avuto un ruolo significativo nel carnevale di San Rocco, impersonando per anni la maschera Spumantino. 

Si è dedicato al Palio fin dalla sua rinascita ed è stato rettore di San Secondo per dieci anni. Infine, da anni presiede la Società di Studi Astesi, contribuendo significativamente alla cultura e alla storia locale. 

La cerimonia di consegna si è svolta durante una cena all’Antico Casale di Bramairate, alla presenza del presidente degli “Amìs”, Massimo Martinengo, e di ospiti illustri come il cantautore Angelo Branduardi e lo storico conduttore radiofonico e televisivo Carlo Massarini, entrambi ad Asti per il concerto della Banca di Asti. 

La “péra” è il simbolo di Porta Torino, dove anticamente era collocata una grossa pietra che doveva essere sollevata da chi voleva oltrepassare la porta. Il premio, istituito nel 1964 dagli “Amìs d’la Péra”, consiste in una “nasùn-a”, una pietra del Tanaro che rappresenta la semplicità e la solidarietà del sodalizio.

Redazione

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