Cultura e tempo libero - 29 novembre 2024, 19:02

Il cinema di Sergio Castellitto, tra ricordi e nuove sfide [VIDEO]

L'artista romano, Premio Città di Asti all'AFF, ha incontrato il pubblico astigiano

Ph. Merfephoto - Efrem Zanchettin

Questo pomeriggio, prima della proiezione del film “Il più bel secolo della mia vita” – commedia dolce-amara che segna l’esordio dietro la macchina da presa dello sceneggiatore Alessandro Bardani e che lo vede coprotagonista insieme a Valerio Lundini –, Sergio Castellitto ha incontrato il pubblico in una Sala Pastrone gremita.

L’attore e regista romano, Premio Città di Asti dell’Asti Film Festival 2024, ha ripercorso vari momenti della sua lunga carriera, ad iniziare dalla lavorazione di “Non ti muovere”, sua regia del 2004 che segnò la prima di una serie di trasposizioni cinematografica di un romanzi di sua moglie, la scrittrice Margaret Mazzantini.

“I film – ha affermato – non contano solo in quanto riusciti o meno, ma anche per i ricordi che ti lasciano, anche durante la lavorazione. Perché fare un film significa passare 60-70 giorni in una strana famiglia in cui si condivide tutto. Questo film, in particolare, per me ha comportato la riscoperta di quanto sia importante lavorare su materiale letterario. Perché se il libro ‘funziona’ si è già fatto due terzi del lavoro poiché è un grande serbatoio emotivo da cui il cast può attingere. E poi è bello perché ogni volta che mi capita di passare nella zona in cui abbiamo girato quel film, anche se ormai sono passati 20 anni, ripenso ai momenti in cui lo stavamo realizzando”.

Prima di concedersi all'incontro con i fans, l'artista ci ha concesso una videointervista che pubblichiamo integralmente di seguito.

Per il calendario completo delle rimanenti giornate del Festival, che si concluderà domenica 2 dicembre, vi rimandiamo alla pagina Facebook della rassegna.

Ph. Merfephoto - Efrem Zanchettin

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