Luigina Rovero ha raggiunto il traguardo dei 100 anni, portando con sé un patrimonio di esperienze e ricordi che raccontano un pezzo di storia italiana del Novecento. Nata ad Asti il 7 novembre 1924, la sua vita è stata un susseguirsi di sfide affrontate con coraggio e determinazione.
Dopo essersi stabilita a Frinco con la sua famiglia, Luigina ha vissuto fin da giovane il valore del lavoro e del sacrificio. Nonostante il desiderio di proseguire gli studi, le difficoltà economiche l'hanno costretta a dedicarsi alle attività domestiche e agricole, diventando un supporto fondamentale per la sua famiglia.
Nel 1950, il matrimonio con Egidio, suo compagno d'infanzia, ha segnato l'inizio di un nuovo capitolo. La nascita della figlia Bruna e i trasferimenti tra Frinco e Torino hanno caratterizzato gli anni della sua maturità, sempre contraddistinti da una profonda dedizione familiare.
Dopo la perdita del marito nel 1999, Luigina ha continuato a dividersi tra Torino e Frinco, mantenendo una straordinaria indipendenza, tanto da viaggiare da sola in treno ancora in età avanzata. A novant'anni, ha iniziato a scrivere le sue memorie, lasciando una preziosa testimonianza della sua vita.
Oggi, residente stabilmente a Frinco con la figlia e il genero, Luigina mantiene vivo il suo interesse per la lettura e la televisione, aspettando con gioia le visite dei nipoti. Il suo unico rammarico è di non poter essere più così utile agli altri come un tempo.
In occasione del suo centesimo compleanno, Luigina è stata onorata con l'attestato di "Patriarca dell'Astigiano". Il consigliere provinciale Davide Migliasso, a nome del presidente Maurizio Rasero, e il sindaco di Frinco Luigi Ferrero hanno voluto celebrare questa straordinaria donna che rappresenta la resilienza e la forza di una generazione.