Domenica primo dicembre, Piazza Garibaldi a Nizza Monferrato ospiterà la diciottesima edizione della tradizionale Fiera del Bue Grasso e del Manzo di Razza Piemontese, un appuntamento dedicato all’eccellenza enogastronomica del territorio astigiano e piemontese.
Il cuore dell’evento sarà il pranzo organizzato dalla Pro Loco di Nizza Monferrato in collaborazione con l’Enoteca Nizza, che ha selezionato il miglior vino dell’anno dai produttori locali. Il pranzo si terrà all’interno del Foro Boario con due turni, alle ore 11 e alle 13, per garantire una partecipazione sicura e ben organizzata.
“La Pro Loco si è impegnata al massimo per questa edizione - ha dichiarato Claudio De Faveri, presidente dell’associazione - I due turni sono stati pensati per rispettare le norme di sicurezza legate alla capienza del Foro”.
Il menù, studiato per essere accessibile a tutti, offre la possibilità di scegliere tra piatti singoli o un pranzo completo, come spiegato dal consigliere Maurizio Martino: “Molto spesso pranzi di questo tipo si presentano con un menù che bisogna mangiare dall’antipasto al dolce. Noi diamo la possibilità di poter scegliere tra il pranzo completo e i singoli piatti”.
L’Enoteca Nizza, rappresentata da Mauro Damerio, ha sottolineato l’impegno nella promozione dei vini locali: “Trattiamo tutti i produttori con pari dignità. Per questo motivo, il vino scelto per l’evento non riporta l’etichetta di un singolo produttore, ma rappresenta simbolicamente l’intero territorio”.
Accanto al pranzo, la fiera offre un mercatino di prodotti agricoli e Slow Food, oltre a un’esposizione di macchine agricole, che celebra le radici agricole e gastronomiche della zona. Quest’anno, tuttavia, non sarà presente l’esposizione di bestiame a causa di problematiche sanitarie legate alla "lingua blu" (blue tongue), come spiegato dall’assessore Domenico Perfumo: “La normativa impone che gli animali presenti in fiera siano destinati alla macellazione. Non ci è sembrato corretto organizzare una fiera per pochissimi capi con questa limitazione”. La decisione è stata presa per evitare il rischio di contagio tra animali provenienti da diverse fiere, garantendo al contempo la sicurezza sanitaria.
Nonostante le restrizioni, la fiera rimane un simbolo della storica tradizione di Nizza Monferrato nella commercializzazione del bestiame, come ricordato da Maurizio Martino: “Fino agli anni ’50, Nizza era uno dei principali centri di commercio del bestiame nel Nord Italia. Questa eredità è stata tramandata ai nostri macellai, che continuano a distinguersi per l’elevata qualità dei prodotti”.