![Tre dei quattro autori di "Sguardo" con Tomalino](https://www.lavocediasti.it/typo3temp/pics/S_6b4557a925.jpg "Tre dei quattro autori di "Sguardo" con Tomalino")
La Biblioteca Astense Giorgio Faletti si prepara ad ospitare, sabato 30 novembre alle 15, un importante convegno dedicato alla memoria di Paolo De Benedetti, figura di spicco del dialogo ebraico-cristiano, scomparso nel 2016. L'evento coincide con il decennale della pubblicazione del suo ultimo libro "Quale Gesù", opera che ha segnato il culmine della sua ricerca teologica.
Il convegno, che si inserisce nella tradizione degli incontri annuali dedicati al pensiero di De Benedetti, quest'anno assume un significato particolare. Se in "Quale Dio" (2023) l'autore si interrogava sull'immagine divina dopo la Shoah, in "Quale Gesù" la riflessione si concentra sulla figura di Cristo attraverso una "prospettiva marrana", esplorando secoli di dialogo e incomprensioni tra ebraismo e cristianesimo.
L'evento, coordinato da Dino Barberis vedrà la partecipazione di studiosi di alto profilo:
- Luciano Manicardi, della Comunità di Bose ed ex Priore, approfondirà il tema dell'eredità di Gesù agli uomini attraverso la pratica della vita, riprendendo una riflessione di Nietzsche
- Claudia Milani, docente di Pensiero Ebraico all'Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano, esplorerà il Vangelo come midrash dell'Antico Testamento
- Giulio Osto, presbitero e vicedirettore dell'Istituto Scienze Religiose di Padova, analizzerà il rapporto tra Rossano e De Benedetti attraverso il prisma della "sapienza dell'amicizia"
- Marinella Perroni, già docente di Nuovo Testamento al Pontificio Ateneo S. Anselmo di Roma, rifletterà sulla figura di Gesù come primo giudeo cristiano
Il convegno, che si aprirà con i saluti delle autorità e di Alberto Ercole, direttore del Cepros, si propone di esplorare il profondo legame spirituale che unisce le comunità ebraica e cristiana, seguendo il percorso tracciato da De Benedetti. La sua visione di Gesù, sospesa tra "disperazione per la morte e coscienza messianica", continua a offrire spunti preziosi per il dialogo interreligioso contemporaneo.
Redazione