In un momento storico in cui la violenza di genere continua a essere una piaga sociale, la Cantina Barbera dei Sei Castelli ha ospitato un evento significativo nella lotta contro la violenza sulle donne. Venerdì 22 novembre, il Centro Enoturistico di Castelnuovo Calcea è diventato teatro di una serata di riflessione e solidarietà dal titolo "Il risveglio del ceppo risveglia la comunità", un'iniziativa benefica a favore del Centro Antiviolenza di Asti, L'Orecchio di Venere.
L'impatto visivo è stato immediato e toccante: più di 90 colombe rosse di carta, sospese sotto il palco, hanno rappresentato ciascuna una donna vittima di femminicidio dall'inizio dell'anno in Italia. Un monito silenzioso ma potente che ha fatto da sfondo all'intero evento.
Un impegno concreto per il territorio
La serata ha visto la partecipazione di circa cento persone, unite nell'obiettivo di discutere e affrontare il tema della violenza di genere a 360 gradi: dalla prevenzione alle misure punitive, dall'assistenza alla formazione degli operatori, coinvolgendo famiglia, scuola, istituzioni e forze dell'ordine.
L'evento ha combinato momenti di riflessione artistica, con un intenso monologo interpretato dall'attrice Sonia Scarperi basato su una storia vera di abuso, e contributi istituzionali di alto profilo. Tra questi, l'intervento del Prefetto di Asti, Claudio Ventrice, che ha sottolineato quanto lavoro ci sia ancora da fare nella lotta contro la violenza sulle donne.
Solidarietà che si traduce in azioni concrete
L'iniziativa non si è limitata alla sensibilizzazione: l'intero ricavato dell'aperitivo della serata, insieme al 20% degli incassi della linea "Il Risveglio" (che comprende vini, spirits e cosmetici) della Cantina, sarà devoluto a un progetto specifico del Centro Antiviolenza. Il progetto prevede l'organizzazione di corsi di formazione per gli operatori che si occupano dell'assistenza alle vittime di abusi.
Hanno dato il loro contributo alla serata anche Monica Meneghelli, professionista della relazione d'aiuto, ed Elisa Chechile del Centro Antiviolenza, oltre ai vertici della Cantina: il presidente Maurizio Bologna e il direttore enologo Enzo Gerbi.
Un nuovo ruolo per il Centro Enoturistico
Come sottolineato da Bologna e Gerbi, la serata ha confermato la vocazione del Centro Enoturistico della Cantina Barbera dei Sei Castelli che va ben oltre la sua funzione commerciale. "Il Centro non è solo un punto vendita o un polo di promozione del territorio, hanno affermato, ma si propone come un vero e proprio catalizzatore di crescita per l'intera area, caratterizzata da un forte tessuto economico, sociale e culturale. Il mondo del lavoro e del vino deve supportare questo sviluppo a favore delle generazioni future."