Il Rotary Club Asti, nei giorni scorsi ha ospitato una serata conviviale presso il ristorante La Fertè, durante la quale Valerio Brescia, giovane commercialista piemontese e professore associato presso l’Università degli Studi di Milano, ha tenuto una relazione sul tema "I bilanci sociali, uno strumento di dialogo o di controllo?".
Valerio Brescia, autore di numerose pubblicazioni scientifiche e membro dell’“Associazione scientifica tecnologie per l’accounting”, ha spiegato come il bilancio sociale tocchi da vicino tutti noi. Questo documento, infatti, permette a un’organizzazione – sia essa un’impresa privata, un ente pubblico o una semplice associazione – di comunicare periodicamente gli esiti della sua attività, coinvolgendo non solo aspetti contabili-finanziari, ma anche il territorio in cui opera.
"Se il bilancio di esercizio interessa a banche e finanziatori per verificare se il loro denaro è stato bene investito – ha sottolineato Brescia – il bilancio sociale ha ricadute esterne molto più vaste. Gli stakeholder, o portatori di interessi, possono valutare i risultati di una certa attività sul territorio in termini ambientali, occupazionali, di qualità del lavoro e di promozione di attività sociali e sportive".
Brescia ha ricordato come attualmente in Italia solo i grandi gruppi industriali e gli enti del terzo settore con elevati ricavi siano tenuti a predisporre il bilancio sociale. Tuttavia, dal 1° gennaio 2026 anche le piccole e medie imprese dovranno presentarlo. Già adesso, l’80% delle società quotate in borsa ha inserito all’interno dei propri piani aziendali obiettivi di sostenibilità.
Il relatore ha evidenziato l'importanza che il bilancio sociale sia redatto in modo comprensibile anche ai non addetti ai lavori, per raggiungere il suo scopo: rivolgersi a tutti i portatori di interesse.