Asti 1-0 Derthona 68’ Favale
Basta un vecchio-nuovo volto all'Asti per tornare alla vittoria. Daniele Favale, subito titolare pochi giorni dopo il suo ritorno in maglia biancorossa, permette ai galletti di uscire da un momento difficile e turbolento.
15^esima giornata di Serie D su un campo "tosto", colpito dalle rigide temperature autunnali che ospita un derby sentito, anche tra le due tifoserie.
Prima del calcio d'inizio, lo stadio "Censin Bosia" è diventato palcoscenico di un'iniziativa che va oltre lo sport. Grazie al contributo del CONI Piemonte e alla collaborazione con la Questura di Asti, è stato realizzato un flashmob di sensibilizzazione contro la violenza sulle donne. Protagonisti dell'evento sono stati gli studenti dell'Istituto Vittorio Alfieri di Asti che, insieme ai calciatori delle due squadre, hanno portato in campo uno striscione con il messaggio "La violenza sulle donne non è il nostro sport".
L'iniziativa si inserisce nell'ambito del protocollo Sport e Legalità, un progetto che unisce sport e istituzioni per promuovere valori di rispetto e inclusione. In una giornata dove il calcio si fa veicolo di messaggi importanti, il match Asti-Derthona inizia simbolicamente con una vittoria: quella della consapevolezza.
Il Derthona, schierato con un approccio quasi a tre in fase di costruzione, fin dall'inizio cerca di prendere il controllo delle operazioni, affidandosi ai suoi uomini chiave. Occasione per il popolo astigiano di ammirare volti nuovi come Ricci, schierato dal primo minuto a fianco di Ciancio e Favale, nel secondo capitolo della sua carriera biancorossa e con la pesante eredità del numero 10 sulle spalle lasciato da Picone. E' proprio l'esterno offensivo ex NovaRomentin a non dare punti di riferimento alla difesa alessandrina, mostrando versatilità nel trasformare il rombo di centrocampo in un 442 allargandosi. Due errori in disimpegno - uno per parte - hanno causato gli unici grattacapi alle retroguardie nei primi minuti, ma nè Mencagli nè altri interpreti sono riusciti a capitalizzare. Mentre regge lo 0-0, causa anche le temperature rigide e il campo duro, Diego Valenti si accascia a terra dopo aver tentato un controllo in corsa e, visibilmente dolorante, viene accompagnato fuori toccandosi l'adduttore ed è costretto a lasciare il posto a Gazoul (altro nuovo acquisto astigiano). Al 22' è Carli a spaventare Brustolin con una potente conclusione che l'estremo difensore dei galletti, seppur non stilisticamente impeccabile, neutralizza. Il ritmo si alza, ma l'equilibrio non si spezza, nemmeno sulla punizione guadagnata dal limite dai leoni. L'episodio chiave al 45': su un calcio d'angolo del Derthona il pallone si impenna e Ricci travolge un avversario, concedendo il calcio di rigore agli avversari. Sul dischetto si presenta Mencagli, miglior marcatore del campionato, che però spreca tutto calciando altissimo. La delusione per l'errore sembra annebbiare la sua lucidità e, in seguito a un parapiglia con Brustolin, l'arbitro lo espelle. Un primo tempo caratterizzato da episodi ma avaro di gol, con un rigore sbagliato e l'inferiorità numerica, rende ancora più complicata la partita per i bianconeri, con l'Asti chiamato invece a sfruttare le condizioni favorevoli, nonostante il cambio forzato di Valenti.
La partita nel secondo tempo cambia volto, e lo scettro del gioco passa in mano all'Asti, con un uomo in più. La rapidità di Favale e Gazoul davanti inizia subito a mettere in difficoltà la retroguardia dei leoni e i due dimostrano subito un'ottima intesa. Mister Sesia legge il momento favorevole e, con un Derthona alle corde, trasforma la sua squadra in chiave ultra-offensiva con Favale, Ferrari e Gazoul a supporto di Diop. La svolta arriva al 68' quando Ferrari, con una splendida imbucata, pesca Favale che con un preciso diagonale mancino non lascia scampo a Cizza, tornando nuovamente protagonista con la maglia biancorossa. Il Derthona cerca di sfruttare le palle inattive, e ancora Carli, specialista, stampa sulla traversa il suo destro con un leggero tocco ma decisivo di Brustolin. Il numero 8 si conferma l'uomo più pericoloso, ma ancora una volta, è attento capitan Brustolin a neutralizzare un pallone insidioso che gli rimbalzava davanti. Nel finale c'è spazio anche per West, autore di una gran cavalcata sulla fascia destra, prima di trovare a rimorchio Ferrari, ma Cizza alza ancora una volta il muro, tenendo in vita le speranze dei suoi fino al triplice fischio. Nonostante gli sforzi, però, non riesce ad evitare la sconfitta.
Per mister Sesia un successo importante, che permette di rialzare la testa dopo una settimana difficile, fatta di pesanti addii e di una brutta caduta a Voghera, contro l'Oltrepò. Galletti che staccano in classifica proprio il Derthona, e continuano a rimanere a ridosso della zona play-off, a testimonianza del grande equilibrio presente in questo torneo, dove ogni risultato non è mai scontato.
IL TABELLINO
Terna arbitrale: Alessandro Niccolai (Pistoia), Matteo Bertelli (Firenze), Marco Alfieri (Prato)
A.S.D. Asti: Brustolin, Manasiev (70’ West), Toma, Valenti (29’ Gazoul), Favale, Diop (86’ Kean), Chianese (60’ Ferrari), Ciancio, Ricci, Mayr (60’ Ghiardelli) Camatta
A disposizione: Dosio, Bresciani, Kean, Gazoul, Ghiardelli, Vanegas, Ferrari, Rabuffi, West
Mister: Marco Sesia
Derthona: Cizza, Procopio, Daffonchio, Giacchino (83’ Robotti), Gagliardi (79’ Lombardo), Carli, Gabrielli, Soumahoro (65’ Nani), Gilli (34’ Fissore), Nobile (83’ La Cava), Mencagli
A disposizione: Mandrino, Saidi, Disegni, Fissore, Patti, La Cava, Lombardo, Robotti, Nani
Mister: Stefano Turi
Marcatori: 68’ Favale
Ammoniti: 47’ Soumahoro, 50’ Manasiev, 55’ Mayr, 60’ Fissore, 77’ Daffonchio, Procopio, 83’ Ghiardelli,
Espulsi: 46’ Mencagli
Recupero: 3’ (1t), 4’ (2t)
Annotazioni: rigore concesso per fallo di Ricci al 46’, tirato da Mencagli e tirato fuori; espulsione per fallo di reazione su Brustolin